La possibilità che la Federal Reserve torni ancora una volta a rialzare i tassi di interesse nell'anno in corso, impatta negativamente sui listini azionari del Vecchio Continente che chiudono la quarta seduta della settimana in deciso territorio negativo.
In questo contesto il FTSE Mib, dopo aver perso l'importante soglia dei 29.000 punti, ha chiuso le contrattazioni nei pressi dei 28.700 punti. Nel breve periodo una conferma del mercato sotto questi livelli, potrebbe fa proseguire la fase correttiva in direzione dei minimi di questa settimana situati sui 28.500 punti. Al contrario solo con il pronto ritorno oltre i 29.000 punti che si avrebbe una ripresa del trend ascendente, con primi obiettivi i 29.250-29.300 punti e a seguire i massimi degli ultimi 15 anni in area 29.700-29750 punti.
Tra i temi da seguire nella giornata odierna andiamo a Wall Street, con Cisco che nelle ultime ore si è reso protagonista di un importante acquisizione. Andiamo a vedere di chi si tratta.
Cisco: acquista Splunk per 28 miliardi di dollari
In queste ore il gigante informatico a stelle e strisce Cisco, ha raggiunto un accordo per acquistare la società di cybersicurezza Splunk in un'operazione valutata 28 miliardi di dollari. Nello specifico Cisco pagherà 157 dollari per azione in contanti, ovvero il 31% in più del valore del titolo in Borsa alla chiusura di ieri.
Per Cisco l'operazione odierna su Splunk, azienda americana specializzata nella produzione di programmi per la cybersicurezza e l'intelligenza artificiale, rappresenta l'acquisizione più grande di sempre. Al riguardo per l'amministratore delegato di Cisco, Chuck Robbins, l'acquisto non solo avrà un impatto positivo per quanto riguarda il flusso di cassa ma sarà accrescitivo sia per quanto riguarda il margine lordo nel primo anno fiscale che per l'utile per azione non-GAAP nel secondo anno.
Ricordiamo che l'operazione dovrebbe chiudersi nel terzo trimestre del prossimo anno, in base alle approvazioni degli azionisti e delle autorità di regolamentazione e ad altre condizioni consuete. Segnaliamo infine che l'acquisto messo in campo da Cisco ha sollevato dei dubbi da parte degli analisti, che vedono negativamente sia una possibile sovrapposizione dei prodotti che un prezzo alto pagato per una società che fino ad oggi aveva deluso con il passaggio al "cloud".
Azioni Cisco: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere come si sta comportando l'azione nella seduta odierna a Wall Street. Al momento è una giornata all'insegna delle vendite per il titolo Cisco con i prezzi che, proseguendo quella fase correttiva partita il 5 settembre, scendono sotto i 53,5 dollari andando a chiudere peraltro il gap-up lasciato aperto il 17 agosto scorso proprio su questi livelli. Nel breve termine è possibile che il movimento attuale possa proseguire in direzione dei prossimi supporti situati sui 52,5 dollari e successivamente verso i 51,5 dollari. Dal punto di vista operativo fondamentale sarà la tenuta di tali supporti, dove troviamo la trendline ascedente che parte dai minimi di ottobre dello scorso anno, per evitare un pericoloso indebolimento del quadro grafico con possibili discese verso la media mobile di lungo periodo che troviamo sulla soglia dei 50 dollari.
Al contrario il ritorno delle quotazioni sopra l'area dei 54 dollari, potrebbe aprire le porte ad un recupero prima verso i 55,50 dollari e successivamente in direzione dei 57,40 dollari, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend. Nel caso in cui ci fosse un superamento di queste aree resistenziali, si aprirebbero le porte per andare a mettere sotto pressione i massimi annuali posti sui 58,10 dollari e a seguire la soglia dei 60 dollari. Dal punto di vista operativo oltre quest'ultime aree aumenterebbero le chance di un test sui massimi del 2022 posti sui 64 dollari.
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