E' stata una giornata all'insegna degli acquisti questa odierna sui mercati azionari del Vecchio Continente che, in attesa di conoscere le decisioni che verranno prese in serata da J.Powell in tema di tassi di interesse, chiudono le contrattazioni sui massimi intra.
In questo contesto e grazie agli acquisti presenti sul settore bancario "vola" il FTSE Mib, che chiude la seduta oltre i 29.200 punti. Dal punto di vista operativo con una conferma sopra tali livelli, si dovrebbe avere una continuazione del movimento ascendente prima verso i 29.270 punti, dove verrebbe chiuso il gap down lasciato aperto il 2 agosto scorso, e a seguire i massimi degli ultimi 15 anni in area 29.750 punti. Al contrario segnali di debolezza solo con una discesa dei prezzi sotto i 28.000 punti e primi obiettivi i 27.500 punti, che rappresentano i mini degli ultimi due mesi.
Tra i temi da seguire in queste ore andiamo a Wall Street col titolo Nike che, in attesa dei dati trimestrali, viene messa sotto osservazione da alcuni broker. Andiamo a leggere i vari giudizi.
Nike: giudizi contrastanti dalle banche di investimento
In questi giorni vari broker si stanno interrogando quali potrebbero essere i numeri in arrivo da Nike per quanto riguarda i dati del primo trimestre fiscale, che saranno comunicati alla fine di questo mese. Ad impattare sui numeri del più grande produttore di abbigliamento sportivo del mondo potrebbe essere, secondo i vari analisti, non solo il difficile contesto economico presente in Cina, ma anche la negatività che si respira nel commercio all'ingrosso oltreoceano. In questo contesto Bank of America tagliando il target price dai precedenti 125 dollari agli attuali 110 dollari, sottolinea come il recupero dei margini possa essere spostato alla seconda parte del prossimo anno.
Una view negativa arriva anche da Citigroup che taglia il target dai 109 dollari a 100 dollari, mentre dalla parte opposta troviamo Ubs che prevede un utile per azione che potrebbe salire a 0,77 dollari per azione, rispetto ad un consensus posto a 0,74 dollari per azione. In questo contesto gli analisti svizzeri hanno alzato il target price a 150 dollari, soprattutto nel caso in cui l'outlook sul secondo trimestre possa sorprendere il mercato. Ricordiamo che a livello generale su 36 broker intervistati, 23 hanno una visione positiva, 8 consigliano di tenere il titolo e solo 5 hanno una view negativa.
Azioni Nike: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere come si sta comportando l'azione in queste ore a Wall Street. E' al momento una giornata in leggero territorio positivo quella odierna per il titolo Nike, con i prezzi che passano di mano in area 95,20 dollari. Gli acquisti odierni di certo non cambiano il trend ribassista che sta contrassegnando gran parte dell'anno in corso, con le quotazioni che hanno visto i massimi annuali lo scorso mese di gennaio in area 130 dollari.
Nel breve termine il mancato recupero delle prime resistenze poste in area 98 dollari, dovrebbe far proseguire il trend discendente in direzione dei 90 dollari e successivamente verso gli 87 dollari. Dal punto di vista operativo l'eventuale violazione di tali supporti aprirebbe le porte per un ritorno del titolo sui minimi del 2022 in area 83 dollari.
Al contrario il superamento dei 97 dollari potrebbe spingere i prezzi prima verso la soglia dei 100 dollari, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, e a seguire i 103 dollari. Nel caso si realizzasse questa view, fondamentale sarebbe lasciarsi alle spalle queste aree resistenziali, dove troviamo la trendline che parte dai massimi dello scorso mese di maggio, per andare incontro ad un ulteriore prosecuzione del recupero prima verso i 110 dollari ed in seguito sui massimi degli ultimi tre mesi posti sui 115 dollari, dove troviamo la media mobile di lungo periodo. Inutile sottolineare che la violazione di quest'ultimi livelli, andrebbe a rafforzare la struttura grafica del titolo con possibili nuovi allunghi fin verso i 120 dollari.
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