In una nuova giornata ricca di dati macroeconomici e a un giorno dalla riunione della BCE, i mercati azionari europei aprono la terza seduta della settimana vicini ai valori di chiusura di ieri. Con i futures di Wall Street in leggero rialzo, il FTSE Mib cerca di riportarsi oltre la soglia dei 44 mila punti, persa nella seduta di ieri.
Dal punto di vista operativo il ritorno del'indice italiano sopra queste aree, dovrebbe far proseguire il trend rialzista prima in direzione dei 44-250-44.300 punti e successivamente i 44.500-44.600 punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo Campari, dopo che la holding che controlla il Gruppo ha raggiunto un accordo con l'Agenzia delle Entrate. Andiamo a leggere i dettagli di questa intesa.
Campari chiude contenzioso con l'Agenzia delle Entrate
Nella serata di ieri Campari ha comunicato che Lagfin, la holding con cui la famiglia Garavoglia controlla il Gruppo, ha raggiunto un accordo con il fisco. Questo prevede a fronte del completo abbandono della pretesa erariale, il pagamento diluito nel corso dei prossimi 4 anni, di un importo complessivo di 405 milioni di euro. La prima rata da 152 milioni di euro verrà versata entro il 31 dicembre 2025, le successive rate trimestrali dello stesso ammontare saranno saldate tra il giugno 2027 e il 30 settembre 2029.
L'accordo di queste ore andrà quindi a chiudere il procedimento che ha portato nello scorso mese di ottobre al sequestro da parte della Procura di Monza di 1,3 miliardi di euro in azioni Campari, pari al 16% del capitale della società.
L’origine della vicenda risale al 2024 quando la holding era stata accusata del mancato pagamento della exit tax, dovuta alla fusione tra Lagfin e la sua ex controllata italiana. L'operazione avrebbe generato plusvalenze per 5,3 miliardi di euro nel periodo 2018-2020.
L’indagine aveva coinvolto unicamente Lagfin mentre Campari non è mai stata indagata, come ha ribadito anche la stessa azienda. A questo riguarda Lagfin ha sottolineato di aver sempre operato nel rispetto delle norme e per evitare un contenzioso che sarebbe durato anni a danno del titolo ha preferito aderire a una transizione anche per proteggere gli azionisti di Campari.
In scia a questo accordo diverse banche d'affari hanno valutato positivamente la soluzione negoziale, in quanto va a eliminare un fattore di incertezza presente sulla governance. Questo in particolar modo in un momento il cui il gruppo sta perseguendo una strategia di razionalizzazione del portafoglio e rafforzamento dei brand globali.
Azioni Campari: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come potrebbero reagire le azioni Campari alla Borsa di Milano dopo le vendite che hanno caratterizzato la seduta di ieri, con il titolo del gruppo di Sesto San Giovanni che ha chiuso le contrattazioni in area 5,83 euro.
Con un'impostazione di fondo al ribasso, nel breve termine fondamentale sarà la tenuta dei primi supporti situati sui 5,7 euro per andare a mettere sotto pressione le forti resistenze e massimi degli ultimi mesi in area 6,05 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere al superamento di tali aree, si avrebbe un segnale di forza in quanto i prezzi uscirebbero da una fase di lateralità in atto da mesi. In questo caso i prossimi obiettivi rialzista sarebbero situati sui 6,20 euro e successivamente i 6,35-6,40 euro.
Al contrario la perdita dei primi sostegni situati sui 5,7 euro, dovrebbe indebolire la struttura grafica di breve periodo, con un primo target sui 5,5 euro e a seguire i 5,40 euro. Nel caso in cui anche tali livelli dovessero essere persi, aumenterebbero le chance per andare a mettere sotto pressione la parte bassa del trading range posta a 5,30 euro. L'eventuale violazione aprirebbe la strada per ulteriori discesa fin verso i minimi del 2025 posizionati nei pressi dei 5,10 euro.
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