Il titolo Campari è sotto la lente dei trader e degli investitori a Piazza Affari. Matteo Fantacchiotti si è dimesso dal ruolo di Amministratore delegato e di consigliere di Amministrazione di Campari "con effetto da oggi, per motivi personali".
Fantacchiotti aveva assunto il ruolo nell'aprile 2024, succedendo al CEO di lunga data Bob-Kunze Concewitz. Concewitz tornerà a presiedere un comitato di transizione della leadership che comprende anche il Direttore Finanziario e Operativo Paolo Marchesini e il Consigliere Generale e Direttore dello Sviluppo Commerciale del gruppo Fabio Di Fede, che sono stati nominati co-CEO ad interim.
In seguito alle dimissioni da membro del Cda, Matteo Fantacchiotti e Campari hanno raggiunto un accordo anche per la risoluzione dell'attuale rapporto di lavoro, i cui termini economici sono ancora in fase di definizione e formalizzazione.
"È stato per me un privilegio essere parte di Campari Group per quasi cinque anni, e guidare questa organizzazione da aprile 2024. Nel prendere ora la decisione di lasciare il gruppo, desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti gli stakeholder, in particolare il presidente, il Consiglio di amministrazione e il leadership team", ha affermato Fantacchiotti.
Recentemente, le dichiarazioni dell’ex Ad sulla debolezza del mercato statunitense degli alcolici, rilasciate nel corso di un incontro con gli investitori, avevano coinciso con un crollo in Borsa del titolo di Campari, sceso sui minimi dal giugno 2020.
Campari rileva partecipazione del 14,6% di Capevin Holdings
Le dimissioni di Fantacchiotti arrivano all'indomani dell'annuncio dell'acquisizione di una partecipazione di minoranza, pari al 14,6%, di Capevin Holdings Proprietary da Odc Limited, holding sudafricana che a sua volta detiene indirettamente il 100% di Cvh Spirits Limited, società scozzese attiva nella produzione e nella commercializzazione dei noti brand di whisky single malt Bunnahabhain, Deanston, Tobermory e Ledaig e whisky blended Scottish Leader e Black Bottle.
Inoltre, Campari Group detiene i diritti di distribuzione per i brand del portafoglio di Cvh Spirits Limited in Francia e Corea del Sud. Il valore della transazione, che è stata finanziata con la cassa disponibile, è di 69,6 milioni di sterline (circa 82,6 milioni di euro).
Inoltre, conformemente all’atto costitutivo di Capevin Holdings Proprietary Limited, Campari Group ha esercitato il suo diritto di nominare un membro del board e detiene ulteriori diritti di governance a tutela del suo interesse di minoranza. Vediamo ora il quadro tecnico di Campari e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Campari: analisi tecnica e strategie operative
Le azioni Campari sono evidentemente impostate al ribasso nel medio termine, in particolare dai massimi registrati a luglio 2023 in area 13 euro. Nelle ultime settimane i prezzi hanno fornito un nuovo segnale a favore dei venditori con la rottura del supporto orizzontale a 8,62 euro, dopo la quale si sono riportati velocemente in area 7 euro per azione.
Un proseguimento del movimento ribassista potrebbe portare i corsi al test del successivo supporto statico a 6,32 euro, livello dal quale segnali di inversione potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie in acquisto di breve respiro contro il trend primario, con l’obiettivo di sfruttare un eventuale riassorbimento del movimento negativo.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano una fase laterale-ribassista che potrebbe estendersi fino a fine ottobre, seguita da una potenziale ripartenza al rialzo fino alla fine della seconda decade di novembre.
Nel caso dovesse verificarsi un movimento correttivo più profondo, sulle azioni Campari si potrebbero privilegiare strategie long su segnali di forza presso il supporto a 5 euro, livello lasciato in eredità dai minimi registrati nel marzo del 2020. In questo caso, posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo i 6,32 euro, mentre un secondo target potrebbe essere in zona 7 euro.
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