Le azioni della società di software di intelligenza artificiale C3.ai hanno perso il 15,5% nella sessione after-hours di Wall Street. C3.ai ha registrato nel primo trimestre ricavi da abbonamento per 73,5 milioni di dollari, mancando le stime LSEG, fissate a 79,1 milioni di dollari, a causa della riduzione delle spese da parte delle aziende, preoccupate dall’incertezza sull’andamento dell'economia.
L'approccio cauto agli investimenti in nuovi software da parte delle imprese, che si trovano a fronteggiare alti tassi di interesse e un'attività volatile, ha avuto un impatto sulla domanda dei prodotti dell’azienda. I ricavi totali hanno totalizzato 87,2 milioni di dollari, contro stime a 86,9 milioni di dollari. L'azienda ha mantenuto le previsioni di ricavi per l'anno fiscale 2025 nel range 370-395 milioni di dollari, il cui punto medio è di poco inferiore al consenso (383,4 milioni di dollari).
C3.ai prevede ricavi per il secondo trimestre compresi tra 88,6 e 93,6 milioni di dollari, il cui punto medio è in linea con le previsioni (91,1 milioni di dollari). C3.ai, che annovera tra i suoi clienti il Dipartimento della Difesa USA e Dolce & Gabbana, offre soluzioni che utilizzano tecnologie di IA generativa per fornire funzionalità avanzate alle imprese di vari settori. Vediamo ora il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni C3.ai: analisi tecnica e strategie operative
Con il crollo registrato ieri, le azioni C3.ai hanno violato il supporto a 20,25 dollari, tornando in area 19,20 dollari per azione, valori che non si vedevano da maggio dello scorso anno. Il quadro tecnico di breve periodo si conferma fortemente impostato al ribasso.
Nel caso di una prosecuzione del movimento ribassista, l’arrivo dei prezzi presso il supporto orizzontale a 17-16,90 dollari potrebbe permettere l’implementazione di strategie "long", con l’obiettivo di sfruttare un eventuale riassorbimento delle recenti vendite.
In tal caso, posizioni in acquisto dall’area di concentrazione di domanda a 17-16,90 dollari potrebbero avere un primo target in area 20-20,25 dollari e un successivo obiettivo posto a 23,50 dollari. Il superamento di quest’ultimo livello di resistenza muterebbe il quadro tecnico di breve periodo a favore dei compratori, con possibili successivi allunghi dei prezzi in area 26 dollari, massimi registrati ad agosto scorso.
Al contrario, la violazione dell’area di sostegno intorno a 17 dollari potrebbe aprire le porte a un’accelerazione del ribasso dapprima fino ad area 12,70 dollari e successivamente sui minimi di dicembre 2022 a 10,30 dollari.
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