Brembo esce dal capitale di Pirelli, cosa fare con l'azione in Borsa? | Investire.biz

Brembo esce dal capitale di Pirelli, cosa fare con l'azione in Borsa?

02 ott 2024 - 09:00

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Le vendite di ieri hanno avvicinato il titolo Brembo ai minimi di periodo. Andiamo a scoprire i prossimi obiettivi al ribasso in caso di violazione di questi livelli.

I futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela sui principali mercati azionari dell'area euro, il cui focus dopo l'attacco missilistico dell'Iran a Israele torna prepotentemente rivolto alle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.

In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 33.700 punti, sotto i quali sono possibili ulteriori ribassi verso i 33.500 punti e a seguire i 33.300-33.250 punti. Al contrario nuovi segnali di forza si avrebbero con la ripresa dei 34.000 punti e primi obiettivi i 34.250-34.300 punti.

Tra i titoli da seguire nella seduta odierna a Piazza Affari troviamo Brembo, con la società che nella serata di ieri è uscita dal capitale di Pirelli. Andiamo a scoprire i dettagli della vendita.

 

 

Brembo: vende l'intera quota di Pirelli

Nella serata di ieri Brembo ha annunciato l'avvio di un'operazione di cessione dell'intera partecipazione presente in Pirelli, pari al 5,58% del capitala L'offerta è stata eseguita tramite una procedura di accelerated bookbuilding, ed è stata rivolta a determinate categorie di investitori istituzionali. Il prezzo finale di vendita è avvenuto a 5,07 euro, rispetto ad una chiusura del titolo Pirelli nella giornata di ieri a 5,34 euro. Il corrispettivo finale è stato pari a 283 milioni di euro e si confronta con il valore di carico complessivo che per Brembo era vicino ai 274 milioni di euro.

La società guidata dalla famiglia Bombassei aveva fatto il suo primo ingresso in Pirelli nel marzo del 2020, acquisendo una quota del 2,24%, per salire nel luglio del 2022 oltre il 5% del capitale. Ai tempi l'alleanza era stata messa in campo per arginare le mire cinesi di arrivare ad un controllo sempre più importante in Pirelli, anche se le voci di una possibile integrazione fra i due Gruppi, che avrebbe potuto creare un polo tutto italiano nel settore automotive con una capitalizzazione vicina ai 12 miliardi di euro, saltuariamente erano rimbalzate sui mercati. 

Invece la crisi del settore automotive, che si è acuita negli ultimi mesi, e visioni industriali completamente diverse hanno spinto Brembo a vendere l'intera quota, che ora potrebbe concentrarsi a rafforzare il suo apparato produttivo. Ricordiamo infine che nei mesi passati, Silk Road Fund, altro azionista che era presente nel capitale del Gruppo guidato da Tronchetti Provera, aveva venduto l'intera quota in suo possesso pari a poco più del 9% del capitale.

 

 

Azioni Brembo: analisi tecnica e strategie operative

Andiamo ora a vedere quali sono le attese sul titolo per le prossime giornate. Con volumi superiori alla media giornaliera mensile è stata una seduta all'insegna delle vendite per il titolo Brembo che, chiudendo le contrattazioni in area 9,68 euro, si è avvicinato ai minimi annuali posti nei pressi dei 9,50-9,45 euro.

Dal punto di vista operativo la violazione di questi sostegni andrebbe ad indebolire la struttura grafica dell'azione, facendo proseguire quel trend ribassista innescatosi nello scorso mese di aprile. In questo caso i prossimi obiettivi sono posti sui 9 euro e successivamente gli 8,50 euro. Nel caso in cui anche questi ultimi livelli non dovessero arrestare il trend discendente, si avrebbe un ulteriore ribasso in direzione del bottom degli ultimi 4 anni situato sugli 8 euro, testati nell'ottobre del 2022.

Al contrario per avere un segnale positivo le quotazioni dovrebbero spingersi oltre i massimi della scorsa setttimana posti in area 10,10-10,15 euro. Il superamento di queste aree resistenziali di breve periodo dovrebbe porre le basi ad un recupero del titolo prima verso i 10,45 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, ed in seguito i top degli ultimi due mesi situati sui 10,60 euro.

Nel caso in cui anche tali aree resistenziali dovessero essere messe alla spalle, si avrebbe una continuazione degli acquisti in direzione dei 10,90 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo, ed in seguito gli 11,10-11,15 euro.

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