Nel grande gioco dei mercati finanziari, i report delle banche d’affari continuano a esercitare una forza magnetica, capaci di orientare (e talvolta scuotere) le decisioni degli investitori. Oggi, il focus si è acceso su alcune delle principali società italiane, tra ritocchi al ribasso e promozioni inattese.
Eni: pozzi meno profondi
RBC ricalibra le stime su Eni, portando il target a 17 euro da 18. Non si tratta di un disconoscimento del valore, quanto piuttosto di una presa d’atto del contesto petrolifero più debole e della crescente pressione sulla generazione di cassa. Complice anche il crollo del Brent, il future quota in rosso di oltre il 3% a scendendo sotto i 70 dollari al barile, il titolo segna un -3,01% a 13,794 euro.
Moncler: freddo anche d’estate
Su Moncler, Citigroup ha tagliato il target price da 71 a 64 euro, forse scontando un rallentamento nella domanda del lusso, soprattutto in Asia. Nonostante questo, le azioni sul FTSE Mib salgono dell'1,44% a 48,75 euro.
Banca Generali e Mediolanum: promozione Jefferies
Le banche del risparmio gestito ritrovano slancio grazie a Jefferies. Banca Generali vede il suo target alzato a 44,7 euro da 44,4, mentre Banca Mediolanum guadagna un euro, passando da 14,9 a 15,9 euro. Le azioni reagiscono con entusiasmo: +1,24% per la prima (47,52 euro), +3% per la seconda (14,41 euro).
Poste Italiane: luci e ombre
Jefferies sorprende con una mossa ambigua: taglia il rating a "hold" da "buy", ma al contempo alza il target a 18,4 euro da 18. Segno che, pur vedendo valore, considera limitati i margini di crescita rispetto ai livelli attuali. Il titolo PST sale dell'1,27% a 17,9 euro.
FinecoBank: nuovi massimi nel mirino
FinecoBank riceve una spinta significativa da Jefferies, che rivede il target da 19 a 21,5 euro, spingendo l’azione ai massimi dell’anno (+2,6% a 19,175 euro). La solidità del modello di business e la crescita costante degli attivi sotto gestione convincono il broker.
Campari: il bicchiere mezzo vuoto
Deutsche Bank rivede al ribasso il target price del colosso degli aperitivi, portandolo a 5,7 euro dai precedenti 5,9. Una correzione lieve, ma simbolica, che riflette probabilmente le recenti difficoltà nella crescita organica e le pressioni sul margine. Nella seduta odierna, il titolo Campari cede lo 0,7% a 5,64 euro.
Prysmian: cavo diretto verso l’alto
Deutsche Bank esordisce sulla copertura di Prysmian con un giudizio "buy" e un target ambizioso a 67 euro. L’entusiasmo si riflette in Borsa, dove l’azione segna un rialzo del 4,21% spingendosi a 57,9 euro.