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Enel annuncia che tra due anni sarà pronto il primo impianto all'idrogeno in Cile, superando la concorrenza di Arabia Saudita, Stati Uniti e Belgio;
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L'impianto verrà realizzato attraverso un elettrolizzatore che produrrà al 100% energia verde;
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Reazione blanda per il titolo in Borsa all'uscita della notizia
Ormai è una corsa contro il tempo. I Paesi di tutto il mondo stanno cercando di accelerare le operazioni per attuare quel cambiamento climatico tanto enfatizzato da quando la pandemia ha rimosso le coscienze. In questo il gruppo ENEL si è dato da fare battendo sul tempo Paesi come Arabia Saudita, Belgio e Stati Uniti nella realizzazione del primo impianto a idrogeno verde in Cile.
Si attende ora l'approvazione da parte delle Autorità del luogo, ma i presupposti ci sono tutti. Non fosse altro perché nella fase di annuncio dell'operazione vi è stata la partecipazione da parte di Juan Carlos Jobet, attuale Ministro dell'Energia del Governo cileno, elemento che potrebbe rappresentare un lasciapassare definitivo perché la cosa giunga a compimento.
Secondo i piani del management di Enel, l'entrata in funzione dell'impianto dovrebbe avvenire nel 2022. Basti pensare che l'idrogeno green sarà pronto nel 2023 negli Stati Uniti e solo nel 2025 in Arabia Saudita, per avere un'idea dell'eccezionalità della cosa.
Enel: come verrà realizzato l'impianto all'idrogeno in Cile
Attraverso la controllata Enel Green Power Chile sarà costruito un impianto all'idrogeno rinnovabile, messo in atto grazie a un elettrolizzatore alimentato al 100% dall'energia eolica. L'opera verrà effettuata con la collaborazione di società partner come Ame, azienda cilena specializzata nel settore elettrico, Enap, Siemens Energy e Porsche.
Tutto questo si inquadra perfettamente nel programma generale di transizione energetica che la società guidata da Francesco Starace ha dichiarato quest'anno. Già nella prima parte del 2020 la produzione di carbonio è diminuita del 72% rispetto al 2019, mentre è aumentata del 9% quella di energia sostenibile. Ricordiamo che ENEL ha intenzione di ridurre fortemente le emissioni inquinanti entro il 2030, aumentando la potenza per le rinnovabili da 46GW a 60GW, per arrivare a una decarbonizzazione totale prima del 2050.
Il nuovo Amministratore Delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, ha definito questo passo addirittura una pietra miliare nelle strategie globali dell'azienda, in quanto può servire per mettere a frutto la tecnologia utilizzata per produrre idrogeno in maniera efficiente.
Enel: reazione in Borsa delle azioni
La notizia per il momento ha lasciato il mercato indifferente rispetto alle azioni Enel. Nelle prime battute dall'apertura delle contrattazioni, il titolo della società energetica veleggia appena sotto la parità, dopo la giornata incolore di ieri. Così come intorno alla parità si collocano i guadagni in Borsa dall'inizio dell'anno, con un recupero dai minimi di marzo di circa il 40%.
Secondo gli analisti di Websim le azioni Enel potrebbero essere comprate sulla forza a 8,6 euro con un primo prezzo obiettivo di 9 e stop loss a 8,2. Al contrario, ci sarebbe la possibilità di implementare strategie di natura rialzista sulla debolezza a 7,2 euro con target price a 7,7 euro e stop intorno a 6,8 euro.