In attesa della Federal Reserve, che tra poche ore dovrebbe tagliare i tassi di interesse di un quarto di punto, i mercati azionari del Vecchio Continente hanno chiuso le contrattazioni in ordine sparso. A condizionare l'umore degli investitori anche le singole storie legate alle numerose trimestrali pubblicate quest'oggi.
In questo clima il FTSE Mib ha archiviato la terza seduta della settimana in rialzo dello 0,26% a 43.242,53 punti. Dal punto di vista operativo continua a rafforzarsi il trend primario dell'indice italiano, con prossimi obiettivi i 43.500-43.550, che rappresentano i massimi degli ultimi 18 anni. Al contrario nuovi segnali di debolezza per l'indice italiano si avrebbero solo con il ritorno dei corsi sotto i 42 mila punti.
Tra i titoli che in queste ore sono sotto l'attenzione degli investitori troviamo Boeing. Il titolo a Wall Street sta vivendo una seduta all'insegna della volatilità in scia alla pubblicazione dei dati del terzo trimestre avvenuta prima dell'apertura delle contrattazioni. Andiamo a leggerli nel dettaglio i risultati dell'ultimo trimestre.
Boeing: ricavi trimestrali in aumento del 30%
Nelle scorse ore Boeing ha comunicato i conti del terzo trimestre, che è stato contrassegnato da una maxi rettifica legata al programma 777x. Questa ha impattato sull'utile che si è chiuso con una perdita di 4,78 miliardi di dollari, in miglioramento però rispetto ai -5,76 miliardi di dollari registrati nello stesso periodo del 2024.
Al contrario sono cresciuti del 30% i ricavi che sono stati pari a 23,3 miliardi di dollari, oltre il consenso posto a 22,3 miliardi di dollari, grazie a una maggiore attività operativa e da volumi più elevati nelle consegne di aerei commerciali.
Il ritardo nelle consegne dell'areo di punta, ora attese nel 2027, ha impattato sull'utile per azione che si è chiuso con una perdita di 7,47 dollari, rispetto ad attese a 4,59 dollari.
Segnali positivi sono arrivati dal flusso di cassa operativo che è risultato positivo di 1,1 miliardi e un free cash flow di 0,2 miliardi, segnando un progresso rispetto all’anno precedente. La liquidità complessiva si mantiene solida a 23 miliardi di dollari, con linee di credito non utilizzate per ulteriori 10 miliardi.
Sul fronte produttivo il Ceo del gruppo, Kelly Ortberg, ha confermato la stabilizzazione del ritmo di costruzione del 737 MAX a 38 velivoli al mese, con l’autorizzazione della FAA ad aumentare la produzione a 42 unità. Boeing ha consegnato 160 aerei, il totale trimestrale più alto dal 2018, e il portafoglio ordini conta ora oltre 5.900 aerei per un valore di 535 miliardi di dollari.
Nei primi 9 mesi i ricavi di Boeing sono cresciuti del 30% a 65,5 miliardi di dollari, grazie all’incremento del 51% per quanto riguarda le consegne di nuovi aerei, che si attestano a 440 vettori dai 291 dello stesso periodo dello scorso anno.
La divisione commerciale ha contribuito con un aumento del fatturato del 66% a 30,1 miliardi di dollari nei nove mesi e del 41% nel terzo trimestre a 11,1 miliardi di dollari.
Azioni Boeing: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si stanno comportando le azioni Boeing a Wall Street. È una giornata all'insegna delle decise vendite per il titolo Boeing che, con un calo superiore al 3%, transita nei pressi dei 216 dollari. Dal punto di vista operativo fondamentale sarà la tenuta dei prossimi supporti e minimi degli ultimi 3 mesi in area 211 dollari.
L'eventuale perdita di questi livelli andrebbe a rafforzare il trend correttivo innescatosi dai massimi del 2025, toccati lo scorso mese di luglio. In questo caso si dovrebbe avere un prossimo obiettivo ribassista nelle vicinanze del 200 dollari, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo.
Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere persi, aumenterebbero le possibilità per ulteriori flessioni fin verso gli ex massimi di febbraio 2025 in area 188-187,5 dollari.
Al contrario il superamento dei 226 dollari, massimi degli ultimi due mesi e dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, andrebbe a riattivare il recupero partito lo scorso 17 ottobre dai 210 dollari.
Il superamento dei 226 dollari dovrebbe spingere il titolo verso i 230 dollari, dove troviamo la trendline discendente che parte dagli ex massimi di luglio e congiunge quelli di agosto.
Nel caso in cui tali aree dovrebbero essere messe alle spalle, si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico, con prossimi target i 235 dollari e successivamente i top annuali posti sui 240-241 dollari.
DISCLAIMER
Investire.biz non offre servizi finanziari, regolamentati o di investimento. Le informazioni presenti sul sito non devono essere considerate consigli di investimento personalizzati e sono disseminate sul sito e accessibili al pubblico in generale. Tutti i link e i banner sui siti web della società puntano verso società finanziarie, fornitori di servizi di investimento o banche regolamentate in Europa. Si prega di leggere Dichiarazione di non responsabilità, Informativa sui rischi, Informativa sul trattamento dei dati personali e Termini e condizioni prima di utilizzare questo sito Web. Qui è invece possibile trovare le informazioni sul produttore dell'analisi.