Il produttore automobilistico tedesco BMW ha confermato le sue previsioni per il 2025, affermando che si aspetta che alcune delle tariffe imposte sulle importazioni di veicoli a livello globale siano temporanee e possano diminuire a partire da luglio.
La società ha ribadito l'outlook per l’intero anno fornito a marzo, che già teneva conto di tutte le tariffe annunciate fino a quel momento. BMW prevede utili prima delle tasse in linea con l'anno precedente e un margine operativo del segmento automobilistico compreso tra il 5% e il 7%.
Grazie a forti ordini e a una rigorosa disciplina dei costi, BMW ha registrato un margine operativo dell'automotive al 6,9%, in calo rispetto all'8,8% dello stesso periodo dell'anno scorso, ma comunque superiore al 6,3% previsto dalle stime degli analisti condotto da LSEG.
Nel primo trimestre, i ricavi sono diminuiti del 7,8% a 33,8 miliardi di euro, con il calo guidato principalmente dal mercato cinese. L'utile ante imposte è sceso di circa il 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a 3,1 miliardi di euro.
BMW: molte misure restrittive potranno rivelarsi temporanee
Nonostante le difficoltà legate alle nuove tariffe, BMW si mostra fiduciosa riguardo al futuro. L'azienda ritiene che molte delle misure restrittive possano rivelarsi temporanee, grazie anche a una possibile distensione delle relazioni commerciali a livello globale prevista per la seconda metà dell'anno.
La società mantiene inoltre il proprio impegno a ottimizzare l'efficienza operativa e a garantire un posizionamento solido nel mercato internazionale, nonostante le sfide legate ai dazi. L'azienda intende mantenere un approccio prudente ma ottimista, puntando su innovazione e sostenibilità per garantire risultati stabili nel lungo periodo. Vediamo ora la possibile strategia operativa.
Azioni BMW: analisi tecnica e strategie operative

Le azioni BMW sono impostate al rialzo nel breve periodo, in particolare dai minimi segnati in area 63 euro nella prima decade di aprile. Grazie al recupero registrato nelle ultime sedute di contrattazioni, i prezzi hanno superato il livello orizzontale a 73,50 euro, mutando il quadro di breve respiro a favore dei compratori. La difesa di questo supporto sarà necessaria per eventuali allunghi verso area 81 euro.
Tuttavia, per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster – gli archi temporali selezionati mostrano una potenziale fase di debolezza fino all’inizio della terza decade di maggio, seguita da una possibile ripartenza al rialzo che potrebbe durare fino alla fine della prima decade di luglio.


A livello operativo quindi, si potrebbero valutare strategie rialziste dal supporto in area 73 euro. In tal caso il primo obiettivo di profitto potrebbe essere localizzato in area 81,40 euro. Un target più ambizioso potrebbe essere identificato in area 88,30 euro, massimi segnati a marzo.
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