Banco BPM: ecco cosa sapere sulla storia dei dividendi | Investire.biz

Banco BPM: ecco cosa sapere sulla storia dei dividendi

27 nov 2025 - 17:15

27 nov 2025 - 17:25

Vediamo la storia dei dividendi di Banco BPM: crescita, politiche di payout, risultati degli ultimi anni e prospettive future per gli azionisti

Banco BPM è oggi una delle banche italiane che negli ultimi anni ha maggiormente rafforzato la propria capacità di remunerare gli azionisti. La trasformazione del gruppo, nato nel 2017 dalla fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, ha portato a un miglioramento significativo della solidità patrimoniale e della redditività, consentendo alla banca di aumentare progressivamente la distribuzione dei dividendi.

Negli ultimi esercizi la banca ha mostrato un’accelerazione molto netta: per il bilancio 2023 la cedola è salita a 0,56 euro, mentre per il 2024 è stata approvata una distribuzione complessiva di 1 euro per azione, tra acconti e saldo. Un livello di payout rilevante, reso possibile dai forti utili e dal miglioramento dei coefficienti patrimoniali. Parallelamente, Banco BPM ha scelto di focalizzarsi sulla crescita organica, preferendo restituire valore agli azionisti piuttosto che intraprendere operazioni straordinarie più rischiose.

Da sempre, nelle aziende - e in particolare nel settore bancario - esiste un dibattito su come utilizzare la liquidità generata dal business. Alcuni gruppi scelgono la via dell’espansione attraverso acquisizioni o ampliamento dell’operatività; altri, quando ritengono che il ritorno degli investimenti non sia particolarmente elevato o troppo rischioso, optano per remunerare maggiormente gli azionisti tramite dividendi e buyback.

Questo secondo modello è quello che negli ultimi anni Banco BPM ha seguito con maggiore convinzione. L’aumento delle cedole è infatti il risultato di un business più redditizio, di costi sotto controllo e di un miglior contenimento dei crediti deteriorati. Gli investitori tendono ad apprezzare le società che garantiscono dividendi stabili e crescenti perché ciò è spesso indice di solidità finanziaria. Tuttavia, non sempre un dividendo elevato è sinonimo di buona salute aziendale: talvolta il management può alzare la cedola per sostenere il prezzo delle azioni in fasi di difficoltà. Non è però questo il caso di Banco BPM, che presenta fondamentali robusti e una traiettoria di crescita consolidata. 

 

Banco BPM: i dividendi degli ultimi 10 anni

Nella tabella seguente sono riportati i dividendi distribuiti da Banco BPM negli ultimi 10 anni, con il relativo tasso di crescita annuo e il rendimento calcolato in base ai prezzi medi del titolo nei rispettivi esercizi. La banca paga il dividendo con cadenza annuale nella primavera dell’anno successivo alla chiusura dei conti.

Anno Importo Tasso di crescita Rendimento
2024 1,00 € +78,6% ~7,3%
2023 0,56 € +143% ~4,6%
2022 0,23 € ~2,3%
2021 0,00 € -100%
2020 0,00 € -100%
2019 0,08 € 0% ~1,2%
2018 0,08 € +100% ~1,0%
2017 0,00 € -100%
2016 0,15 € 0% ~2,2%
2015 0,15 € +25% ~2,0%

Nota: prima del 2017 i dati si riferiscono alle società pre-fusione; vengono qui riportati per continuità storica

 

 

Cosa emerge dai dati

Osservando la serie storica, si notano chiaramente tre fasi diverse:

2015–2017: anni di transizione e fusione

Il periodo precedente e immediatamente successivo alla nascita del nuovo gruppo è caratterizzato da dividendi modesti o assenti. La fusione del 2017 e la necessità di consolidare la situazione patrimoniale hanno portato a un’assenza di distribuzione per quell’anno.

2018–2021: ripresa lenta e stop durante la pandemia

Dal 2018 la banca riprende a distribuire dividendi, ma in modo prudente. Nel 2020 e 2021 la cedola viene sospesa per effetto delle raccomandazioni della Banca Centrale Europea durante la pandemia, che imponevano alle banche di trattenere capitale per garantirsi una maggiore resilienza.

2022–2024: forte accelerazione e boom della redditività

Con il miglioramento dei conti e il contributo positivo del rialzo dei tassi, Banco BPM registra una crescita significativa degli utili. Questo consente di:

  • ripristinare la cedola nel 2022,

  • triplicarla nel 2023,

  • portarla a 1 euro per azione nel 2024, la più alta della storia del gruppo.

L’aumento della remunerazione è accompagnato da un miglioramento del CET1, dalla riduzione degli NPL (non performing loans) e da un’accelerazione del margine di interesse, tutti elementi che rafforzano la sostenibilità della politica dividendi.

 

Conclusioni

La storia dei dividendi di Banco BPM negli ultimi dieci anni racconta un percorso di trasformazione profonda: da banca impegnata in una complessa fusione e alle prese con eredità di crediti deteriorati, a istituto solido, profittevole e in grado di remunerare consistentemente i propri azionisti.

L’aumento della cedola non rappresenta dunque un gesto estemporaneo, ma il risultato di una strategia coerente basata su:

  • maggiore efficienza operativa,
  • crescita della redditività core,
  • politica prudente nella gestione del rischio,
  • volontà di valorizzare il capitale per i propri azionisti.

 

 

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