Le possibilità che la FED possa adottare una politica monetaria più espansiva, dopo il deludente dato arrivato dall'occupazione USA, sta sostenendo i mercati azionari del Vecchio Continente che inaugurano la seconda seduta della settimana in generale rialzo.
In questo contesto e in una giornata ricca di dati macro societari, il FTSE Mib si porta oltre i 40.750 punti, sopra i quali si dovrebbero avere ulteriori allunghi prima in direzione dei 41 mila punti e a seguire i 41.250-41.300 punti. Al contrario, il ritorno dei corsi sotto i 40 mila punti dovrebbe andare a riattivare il trend ribassista di breve, con prossimi target sui 39.500 punti.
Tra i titoli da seguire in queste ore a Piazza Affari troviamo Banco BPM, dopo che il Credit Agricole ha superato il 20% della banca milanese. Andiamo a scoprire gli ultimi dettagli.
Banco BPM: Credit Agricole supera il 20% del capitale
In attesa dei conti del primo semestre che verranno comunicati in serata, il Banco BPM rimane sempre sotto i riflettori sul mercato italiano dopo le ultime comunicazioni arrivate dalla Consob. Queste riguardano l'ulteriore salita nel suo capitale da parte della francese Credit Agricole che, tramite strumenti derivati, detiene il 20,1% del capitale dell'istituto guidato da Giuseppe Castagna.
Il gruppo bancario transalpino rimarrà ora in attesa dell'autorizzazione da parte della Banca Centrale Europea per avere il via libera per superare la soglia tecnica del 20%. Nel contesto dell'operazione, il Credit Agricole ha più volte ribadito di non avere intenzione di acquisire il controllo della banca di Piazza Meda, aggiungendo che la propria quota resterà al di sotto della soglia del 25% che impone l'obbligo di OPA. L'aumento della partecipazione arriva dopo che la passata settimana UniCredit ha ritirato la sua offerta per acquisire la banca milanese
Ricordiamo che il Credit Agricole è un partner commerciale storico del Banco BPM ed è diventato il principale azionista singolo nell'aprile del 2022 acquisendo il 9,18% del capitale. Nel novembre dello scorso anno tramite equity swap aveva costruito una posizione in derivati pari al 10%, arrivando in questo modo a un soffio dal 20%.
A questo punto la domanda che il mercato si sta facendo è capire se il Credit Agricole vorrà giocare un ruolo da protagonista nel risiko bancario o le sua mosse sono solo un'azione di disturbo per contrastare eventuali offerte di altre banche? Contribuirà alla nascita del terzo polo o farà valere il suo forte peso per neutralizzarlo? Le prossime settimane potranno darci una risposta, in quanto il risiko bancario in Italia è oramai entrato nel vivo.
Azioni Banco BPM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa attenderci sulle azioni Banco BPM nel breve e medio termine. Con volumi pari alla media giornaliera mensile, è stato un inizio di settimana in deciso rialzo per il titolo Banco BPM che, con un guadagno superiore al 2,2%, ha chiuso le contrattazioni in area 11,13 euro. Con un'impostazione che su tutti i time frame rimane al rialzo, le attese sono per una continuazione degli acquisti, verso i top degli ultimi 10 anni situati in area 11,20 euro. Il superamento di questi livelli dovrebbe rafforzare ulteriormente il quadro grafico di fondo, con prossimi obiettivi gli 11,50 euro e a seguire gli 11,70-11,75 euro.
Dal punto di vista operativo oltre queste aree si dovrebbero avere ulteriori apprezzamenti fin verso i 12 euro, top degli ultimi 15 anni. In questo contesto eventuali prese di beneficio fin verso i 10 euro, minimi delle ultime settimane e dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
Al contrario, la perdita di questi sostegni dovrebbe aprire la strada a una fase correttiva più marcata, che potrebbe essere sfruttata per aprire delle posizioni "short" di breve periodo. In questo caso il primo obiettivo ribassista sarebbe situato sui 9 euro e a seguire gli 8,5 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo.
Con la perdita di questi livelli il titolo dovrebbe andare a chiudere il gap-up lasciato aperto lo scorso 10 aprile in area 8,13 euro e successivamente i 7,80 euro. Fondamentale diventerebbe la tenuta di questi ultimi livelli, per evitare un ritorno sui minimi del 2025 in area 7,5-7,4 euro.
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