Il 2023 non è stato finora un anno facile per il settore bancario a Wall Street. A marzo le banche sono state travolte da un nubifragio finanziario che ha spazzato via tre grandi istituti di credito americani, mentre uno (First Republic Bank) è stata inghiottito in extremis da JPMorgan Chase.
Il problema non si è limitato a questo. I clienti hanno cominciato a
spostare fondi dalle banche più piccole verso quelle più grandi e attrezzate. Inoltre, gli alti tassi d'interesse per via dei continui rialzi della
Federal Reserve, se da un lato hanno fatto crescere la redditività netta da interessi delle banche, dall'altro però hanno scatenato una
fuga dei depositi verso i fondi monetari o i titoli di Stato alla ricerca di rendimenti più allettanti.
Questo processo ha messo enormemente in difficoltà molti piccoli istituti, che hanno dovuto fare i conti con carenze di liquidità e sono stati costretti ad alzare i tassi sui depositi per restare competitive, anche a scapito della redditività. Tutto quanto si è riflesso nelle quotazioni in Borsa, con i titoli dei finanziari che hanno sottoperformato il mercato.
Banche USA: ecco perché comprare le azioni
Il punto ora è chiedersi se le azioni delle banche USA sono attraenti per essere inserite nel portafoglio d'investimento. A giudizio degli analisti di Citigroup, vi sono alcune banche regionali che vale la pena di monitorare in quanto "gran parte delle cattive notizie del settore sono già incorporate nei prezzi delle loro azioni".
Keith Horowitz, analista della big bank americana, ritiene che sia il momento opportuno per comprare. "Il playbook storico è che non si vuole acquistare presto le banche prima che i costi del credito aumentino, ma crediamo che ora sia un punto di ingresso molto interessante", ha affermato. Molti temono che l'indebolimento delle condizioni di credito peggiori lo stato di salute delle banche e quindi allontani gli investitori. Secondo Horowitz, "i timori sul credito sono in gran parte irrealizzati".
Banche USA: quali azioni acquistare
Entrando nello specifico, l'esperto di Citi è rialzista su due banche regionali in particolare: Huntington Bancshares e Zions Bancorp.
Riguardo Huntington, Horowitz stima un rialzo di circa il 15% a 12 dollari rispetto al prezzo di chiusura di fine settembre a 10,40 dollari. A suo avviso, la banca "beneficerà del repricing degli attivi e della copertura del suo portafoglio per far fronte a tassi di interesse più elevati e più lunghi".
Quanto a Zions, l'analista prevede una crescita di oltre il 20% a 42 dollari per azione dal prezzo di 34,89 dollari del termine dello scorso mese. "Dopo le revisioni al ribasso negli ultimi trimestri, il margine di interesse si è già stabilizzato ed è in grado di crescere grazie al miglioramento del mix di raccolta e del repricing delle immobilizzazioni", ha affermato Horowitz.
Quest'ultimo invece vede meno bene altri due istituti di credito: First Citizens BancShares e New York Community Bancorp. Entrambi sono diventati performanti quest'anno dopo aver acquisito dal governo a condizioni molto favorevoli rispettivamente le fallite Silicon Valley Bank e Signature Bank.
Le azioni di First Citizens BancShares hanno realizzato una performance dell'81,89% nei primi nove mesi dell'anno; mentre il titolo New York Community Bancorp ha fatto un balzo del 31,86% nello stesso periodo. Tuttavia, per Horowitz l'effetto positivo delle acquisizioni è già stato scontato dal mercato.