L'indice ISM manifatturiero, risultato sopra le attese degli analisti ed in ripresa rispetto al mese di agosto, impatta negativamente sui mercati azionari del Vecchio Continente che, sui timori di una Federal Reserve pronta ad alzare i tassi di interesse nell'ultima parte dell'anno, chiudono la prima seduta della settimana in deciso territorio negativo.
In questo contesto il FTSE Mib perde la soglia dei 28.000 punti, chiudendo nei pressi dei 27.800 punti. Dal punto di vista operativo il movimento odierno indebolisce il quadro grafico del nostro inidice, che con il mancato recupero dei livelli appena citati dovrebbe vedere una continuazione delle vendite fin verso i minimi degli ultimi tre mesi situati in area 27.500 punti. Al contrario segnali di leggera positività si avrebbero con un ritorno delle quotazioni sopra i massimi della scorsa settimana situati sui 28.600-28.650 punti, con primi target posti sulle forti resistenze in area 29.000 punti.
Tra le storie da seguire in questo ore andiamo a Wall Street con il titolo Tesla, che ha comunicato i dati sulla consegne di veicoli nel terzo trimestre. Andiamo a leggerli nello specifico.
Tesla: deludono le consegne nel terzo trimestre
Nell ultime ore Tesla ha pubblicato il rapporto riguardante la produzione e la consegne di veicoli nel terzo trimestre dell'anno in corso. Nel periodo luglio-settembre 2023, il produttore di veicoli elettrici ha indicato consegne totali pari a 435.059, rispetto ad attese poste a 461.640 unità, rispetto ad una produzione totale di 430.488. I numeri comunicati dall'azienda di Elon Musk sono in rallentamento rispetto al trimestre precedente, in cui Tesla aveva visto consegne pari a 466.140 e una produzione di 479.700 veicoli. Al contrario nello stesso periodo dello scorso anno, l'zienda aveva registrato una produzione totale di 365.923 veicoli e consegne per 343.830 unità. Nello specifico per quanto riguarda i modelli, Tesla ha prodotto 13.688 Model S e X e ne ha vendute 15.985 unità, mentre la produzione di Model 3 e Model Y risulta pari a 416.800 esemplari, con 419.074 consegne cumulative per i due modelli.
In occasione della comunicazione dei dati, l'azienda ha sottolineato che il rallentamento è stato causato dai tempi di inattività pianificati per degli aggiornamenti in alcuni stabilimenti, cosi come lo stesso Elon Musk aveva comunicato in occasione dei dati del secondo trimestre dell'anno in corso. Da sottolineare che la società ha confermato che il suo obiettivo di volume per il 2023, pari a circa 1,8 milioni di veicoli, rimane sempre invariato.
Ricordiamo infine che, secondi alcuni indiscrezioni di stampa, l'azienda avrebbe rilasciato una Model Y aggiornata in Cina, con lievi modifiche all'esterno e all'interno del veicolo, tra cui un nuovo design delle ruote, con un prezzo di vendita invariato a poco più di 36.000 dollari.
Azioni Tesla: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sta comportando l'azione nella prima seduta della settimana a Wall Street. Dopo un'apertura all'insegna delle vendite recupera terreno il titolo Tesla, con le quotazioni che si riportano sopra i valori della chiusura di venerdì scorso in area 253,5 dollari. Nel breve periodo importante per l'azione sarà non violare al ribasso i prossimi sostegni e minimi della passata ottava situati sui 239 dollari, dove peraltro troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend. Sotto questi livelli si avrebbe un primo obiettivo situato sui 225 dollari, dove troviamo la trendline ascendente che parte dal bottom di gennaio 2023, e successivamente si andrebbe a mettere sotto pressione i minimi dello scorso mese di agosto situati sui 211 dollari. Nel caso in cui i prezzi dovessero perdere questi supporti, si avrebbe un pericoloso indebolimento del quadro grafico con possibili ulteriori discese fin verso l'area dei 200 dollari, dove troveremo la media mobile di lungo periodo.
Al contrario solo con il superamento dei massimi della scorsa settimana situati sui 255 dollari, che si avrebbe un recupero del titolo che avrebbe come primo obiettivo i 262,5 dollari, dove si chiuderebbe il ga-down lasciato aperto lo scorso 21 settembre, e a seguire i massimi di settembre situati sui 279 dollari. Nel caso in cui quest'ultime aree dovessero essere messe alla spalle, si aprirebbero le porte per un ritorno dei prezzi verso i massimi dell'anno situati sui 300 dollari.
Vuoi seguire e replicare ogni giorno la nostra operatività sia sul mercato azionario italiano che su quello americano? Iscriviti al servizio Pit Trading Long e Short ed entra a far parte del nostro canale privato Telegram.
DISCLAIMER
Investire.biz non offre servizi finanziari, regolamentati o di investimento. Le informazioni presenti sul sito non devono essere considerate consigli di investimento personalizzati e sono disseminate sul sito e accessibili al pubblico in generale. Tutti i link e i banner sui siti web della società puntano verso società finanziarie, fornitori di servizi di investimento o banche regolamentate in Europa. Si prega di leggere Dichiarazione di non responsabilità, Informativa sui rischi, Informativa sul trattamento dei dati personali e Termini e condizioni prima di utilizzare questo sito Web. Qui è invece possibile trovare le informazioni sul produttore dell'analisi.