Come operare su Banca MPS? Comprare o vendere il titolo a Piazza Affari dopo la recente news positiva? Banca MPS è tra i titoli maggiormente monitorati dai trader e dagli investitori dopo la promozione di Moody’s.
Moody’s migliora outlook di MPS da stabile a positivo
L’agenzia di rating statunitense ha migliorato l’outlook su long-term deposit e senior unsecured debt rating da stabile a positivo, dopo il rialzo di due notch al long-term deposit rating e di tre notch al long-term senior unsecured rating effettuato a febbraio scorso.
La modifica dell’outlook si basa sull’attesa che il miglioramento del profilo creditizio di MPS, riflesso in particolare in una maggiore e sostenibile redditività e nella capacità di accesso al mercato obbligazionario, se confermato nei prossimi 12-18 mesi, potrebbe portare ad un upgrade del rating BCA. Inoltre, le emissioni obbligazionarie attese per soddisfare il requisito MREL rafforzeranno la posizione di liquidità di MPS.
Le prospettive positive riflettono anche l’aspettativa dell’agenzia di rating che l’implementazione del piano in corso, che ha acquisito slancio grazie al recente aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro, produrrà ulteriori risultati. Il raggiungimento di questi target potrebbe portare ad un upgrade di oltre un notch dei rating dell’istituto senese.
Analisi tecnica e strategie operative su Banca MPS
Il quadro tecnico di Banca MPS rimane incerto nel breve termine, con i prezzi che rimangono inseriti in una fase laterale in atto dal 19 aprile scorso. Mentre i corsi rimangono al di sopra della linea di tendenza ascendente che collega i minimi registrati a inizio novembre 2022 e marzo 2023, ora transitante a 1,90 euro, si potrebbero privilegiare strategie di matrice rialzista.
Segnali di forza in prossimità di questo livello dinamico potrebbero essere sfruttati per l’apertura di posizioni long con primo obiettivo di profitto identificabile sulla parte alta del trading range menzionato precedentemente in area 2,31 euro.
Il breakout di questo livello darebbe ampio spazio di manovra alle forze rialziste, che potrebbero mirare alla successiva area di concentrazione di offerta a 2,975 euro, massimi segnati il 21 febbraio scorso. La violazione della trendline menzionata prima potrebbe dare modo ai corsi di effettuare un test dei minimi di inizio novembre a 1,48 euro.