I deludenti dati arrivati ieri da First Republic, con i depositi della banca statunitense in calo del 40% nel primo trimestre 2023, impattano sui futures europei che anticipano un inizio di giornata all'insegna della debolezza. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni in area 27.400 punti, sotto i quali aumenterebbero le chanche di andare a chiudere il gap up lasciato aperto l'11 aprile nei pressi dei 27.200 punti e a seguire spingrsi in direzione della soglia dei 27.000 punti.
Al contrario nuovi segnali di forza si avrebbero solo con il superamento dei top annuali in area 28.000 punti. Tra i titoli da seguire a Milano troviamo Banca MPS dopo le ultime dichiarazioni arrivate dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Banca MPS: obiettivo del Governo vendere il 64% del capitale
Il Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, è tornata ad occuparsi di Banca MPS. A distanza di quasi quattro mesi da quando il Premier aveva aperto le porte per un terzo polo bancario in Italia comprensivo della banca senese, negli ultimi giorni è stata rimarcata la necessità che l'istituto si trasformi in una banca privata.
Dopo aver confermato la guida Lovaglio e aver concluso un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro, che ha portato l'istituto ad avere una patrimonializzazione tra le più alte nel settore, l'obiettivo del Governo è ora quello di vendere quel 64% del capitale che da anni è nelle sue mani.
Ecco quindi che in scia a queste dichiarazioni tornano in auge i rumors che, con l'uscita dello Stato dal capitale, possano crearsi le basi affinché nel nostro Paese possano esserci diversi gruppi bancari all'interno del consolidamento che da anni continua a far parlare. Andiamo ora a vedere l'impostazione grafica del titolo per le prossime giornate.
Azioni Banca MPS: analisi tecnica e strategie operative
Inizio di settimana all'insegna della debolezza per il titolo Banca MPS, con i prezzi che chiudendo in area 2,2340 euro si sono allontanati dai top delle ultime settimane a 2,35 euro. Nel breve periodo sarà importante la tenuta dei primi supporti situati sui 2,20 euro, per evitare una continuazione delle vendite che avrebbero un primo target sui 2,10 euro e successivamente la soglia dei 2 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend.
Nel caso in cui anche questi sostegni dovessero essere violati al ribasso, si avrebbe un nuovo indebolimento della struttura grafica con possibili ulteriori discese verso gli 1,90 euro e a seguire i minimi del 2023 posti nei pressi degli 1,80 euro. Al contrario una conferma dei corsi sopra i 2,20 euro, potrebbe porre le basi per un recupero delle quotazioni in direzione delle prime resistenze situate in area 2,35 euro.
Dal punto di vista operativo il superamento di questi ultimi livelli rimetterebbe in moto quel recupero che aveva contrassegnato il titolo nelle settimane passate e che avrebbe un primo obiettivo i 2,55 euro e successivamente i 2,75 euro. Sarà solo lasciandosi alle spalle queste aree che i corsi andrebbero a metere sotto pressione i top degli ultimi mesi situati vicini alla soglia dei 3 euro.
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