In una seduta che sarà caratterizzato dai dati del mercato del lavoro USA in arrivo alle 14,30, i futures del Vecchio Continente impostati sotto la parità anticipano un inizio di giornata in leggero ribasso per i listini europei. Con il focus sempre rivolto alle prossime mosse delle Banche centrali, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni in area 21.100 punti, avvicinandosi in questo modo alla soglia dei 21.000 punti che in caso di perdita riaprirebbe la strada per un ritorno verso i minimi di periodo.
Al contrario segnali di positività si avrebbero con il superamento dei top settimanali situati sui 21.700 punti. Tra i titoli da monitorare a Piazza Affari troviamo Banca MPS, con il consorzio di garanzia che potrebbe chiedere il rinvio dell'aumento di capitale. Andiamo a vedere cosa sta succedendo.
Banca MPS: il consorzio di garanzia chiede il rinvio dell'AdC?
Nelle giornate appena passate la banca senese ha confermato l'avvio per lunedi 17 ottobre l'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro. Se il MEF ha confermato che aderirà al rafforzamento per 1,6 miliardi di euro, che rappresenta il 64% del capitale, resta da capire come verranno trovati sul mercato i restanti 900 milioni di euro.
Negli ultimi giorni si sono raffreddati gli interessi di Axa e Anima, che fino a qualche settimane fa sembravano interessate a partecipare all'operazione. A questo punto aumentano i timori del consorzio di garanzia che vorrebbe vedere sul tavolo altri 550-600 milioni di euro per garantire l'eventuale inoptato. In caso di una mancanza di nuovi investitori, il consorzio potrebbe chiedere ai vertici di MPS di rinviare l'AdC.
Intanto i timori di un eventuale flop si riflettono anche sul mercato secondario ed in particolar modo su alcune obbligazioni subordinate, che sono arrivate nelle ultime ore a rendere oltre il 300%. Ricordiamo che i bond sarebbero azzerati se la banca, in assenza di un aumento di capitale, dovesse essere salvata con denaro pubblico, come del resto è successo nel 2017. Lo scorso 5 ottobre, Jane Street Group ha incrementato lo short sul titolo passando dallo 0,50% allo 0,65%.
Azioni Banca Mps: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese per l'azione nel breve e medio periodo. Il rimbalzo del 27 settembre si è dimostrato un fuoco di paglia sul titolo Banca MPS, che ha ripreso velocemente il trend ribassista spingendosi ad avvicinare i minimi di sempre in area 22,2 euro. Nel breve salgono le attese per una rottura di questi livelli, che andrebbero di conseguenza ad indebolire ulteriormente la struttura grafica con ulteriori affondi verso la soglia dei 20 euro e successivamente quella dei 17,50-17 euro.
Al contrario, un primo segnale di positività si avrebbe solo con il ritorno del titolo sopra i 26 euro. Oltre questi livelli è possibile una fase caratterizzata da un rimbalzo delle quotazioni verso i 30 euro e successivamente i 32 euro. Per avere invece un segnale di inversione del trend ribassista, i prezzi dovrebbero spingersi oltre i massimi di settembre 2022 situati sulla soglia dei 40 euro.
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