Xiaomi Corp. e il governo degli Stati Uniti hanno finalmente raggiunto un accordo per annullare una lista nera introdotta dall'amministrazione Trump che avrebbe potuto limitare gli investimenti americani nel produttore cinese di smartphone. Vediamo i dettagli e cosa dice l’analisi tecnica sul titolo.
Xiaomi e USA trovano accordo, colosso cinese fuori dalla blacklist
Xiaomi, il colosso cinese degli smartphone, aveva citato in giudizio il governo degli Stati Uniti all'inizio di quest'anno, dopo che il Dipartimento della Difesa USA sotto la guida dell'ex presidente Donald Trump aveva emesso un ordine che designava l'azienda come "Compagnia militare cinese comunista", che avrebbe portato alla cancellazione dagli scambi statunitensi e alla cancellazione da indici di benchmark.
Xiaomi aveva immediatamente smentito di essere posseduta, controllata o affiliata all’esercito cinese, e di non essere pertanto una “società militare comunista”. La società aveva anche ottenuto una sentenza favorevole a marzo, ma che necessitava ancora di una “pace” definitiva.
Secondo le ultime indiscrezioni riportate da Bloomberg, pare infatti che si sia trovato l’accordo e che quindi l’azienda sia stata depennata dalla blacklist. Non si conoscono ancora in termini dell’accordo, ma si ha una data relativa alla fine delle ostilità. Le parti infatti dovrebbero concludere la trattativa il 20 maggio 2021, giorno in cui si ipotizza comunicheranno l’uscita definitiva da parte di Xiaomi dalla la lista nera creata dall’amministrazione Trump.
Gli Stati Uniti rimangono in allerta
Secondo la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, le parti coinvolte stanno ultimando gli ultimi dettagli del negoziato, ma sembra ormai certo che alla fine si troverà una via di risoluzione favorevole ad entrambe le parti. Del resto, il colosso cinese ha fatto grandi investimenti nel Nord America e avrebbe fatto di tutto per difendere la sua posizione in un mercato così promettente.
Il governo degli Stati Uniti rimane comunque preoccupato per gli investimenti americani in società legate all'esercito cinese, ha affermato Emily Horne, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca. "L'amministrazione Biden è profondamente preoccupata per i potenziali investimenti statunitensi in società legate alle forze armate cinesi e pienamente impegnata a mantenere alta la pressione su tali società", ha affermato in una nota.
Azioni Xiaomi: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di Xiaomi continua a mostrare segnali di debolezza. Nella seduta di ieri i corsi hanno cercato di violare l’ostacolo resistenziale espresso dalla trendline discendente di medio periodo che conta i massimi registrati a gennaio e febbraio 2021, tornando al di sotto di questo livello con la flessione di oggi.
Nel lungo periodo la struttura tecnica rimane orientata al rialzo e il livello tecnico più importante per i compratori è quello di natura dinamica che conta i minimi di maggio 2020 con il minimo registrato a marzo, ora transitante a 22,87 HKD.
Segnali di forza in prossimità di questo valore potrebbero essere interpretati come opportunità di acquisto in linea con la direzione ascendente di più ampio respiro. La positività verrebbe meno con una chiusura – idealmente in prossimità dei minimi della barra – al di sotto dei 22,10.