Nonostante gli acquisti presenti a Wall Street, la nuova settimana si apre all'insegna della debolezza sui listini azionari del Vecchio Continente che chiudono le contrattazioni in territorio negativo. In questo contesto il FTSE Mib termina le giornata nei pressi dei 30.250 punti, allontanandosi in questo modo dalle resistenze poste sui 30.500-30.600 punti. Nel breve periodo fondamentale sarà la tenuta dei 30.000 punti, per evitare una continuazione della correzione verso i 29.750-29.700 punti e a seguire i 29.500 punti. Al rialzo segnali di forza si avrebbero solo con il superamento delle resistenze e prossimi obiettivi situati sulla soglia dei 31.000 punti.
Tra i titoli che nella seduta odierna sono stati oggetto di decise vendite a Piazza Affari troviamo Webuild, che in queste ore ha comunicato una cessione. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Webuild: cede ad Atm SPV Linea M4
Prima dell'apertura dei mercati Webuild ha comunicato di aver ceduto ad Atm l’intera quota di SPV Linea M4, società concessionaria della progettazione, costruzione e gestione della linea M4 della metropolitana di Milano. L’accordo è stato raggiunto per una somma di poco superiore ai 141 milioni di euro. L'operazione odierna è un ulteriore passo in avanti nell'ambito della strategia del Gruppo Webuild, che nello specifico prevede la valorizzazione e la cessione di quegli asset ritenuti non più strategici, in scia alla strategia della società, The Future in Now", illustrata con il Roadmap al 2025.
Ricordiamo che i lavori su tutta la linea sono in via di ultimazione, con un avanzamento che ha superato il 90% e la consegna di tutte le fermate entro la fine del 2024. Nel dettaglio nel corso degli ultimi mesi sono state consegnate le prime tratte della M4 per il collegamento in 12 minuti tra il centro di Milano, con la stazione San Babila, e l'aeroporto di Linate, mentre nei prossimi giorni verranno riconsegnate alla città le aree di superficie di Corso Europa e Piazza Tricolore dopo un piano di rigenerazione urbana, a cui seguirà la consegna delle aree di Largo Augusto nei primi mesi del prossimo anno.
Una volta ultimata la linea M4, metropolitana leggera ad automatismo integrale, contribuirà a togliere dalle strade 180.000 auto al giorno, con notevoli benefici in termini di riduzione delle emissioni di CO2. Tra le caratteristiche della linea da sottolinerare che la guida è driverless, ovvero senza conducente a bordo, e le porte delle carrozze si aprono esclusivamente alle fermate in stazione, con la banchina totalmente separata dai vagoni in movimento, condizione che garantisce la massima sicurezza per tutti i passeggeri.
Azioni Webuild: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata l'azione nella seduta odierna. Con volumi in contrazioni rispetto alla media giornaliera mensile, questa odierna è stata una giornata all'insegna delle vendite per il titolo Webuild con i prezzi che, chiudendo nei pressi degli 1,87 euro, si allontanano dati top degli ultimi sei mesi situati nei pressi degli 1,92 euro. Nel breve periodo nuove ed eventuali prese di beneficio che potrebbero spingersi fin verso gli 1,80-1,81 euro, non andrebbero a modificare l'ultima gamba rialzista partita dai minimi di periodo lo scorso mese di ottobre.
Dal punto di vista operativo la tenuta di questi livelli, dove troviamo sia la media mobile di lungo periodo che l'indicatore del Supertrend, dovrebbero far tornare gli acquisti sull'azione con primi obiettivi l'area degli 1,92 euro. Nel caso in cui quest'ultime aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico con possibile estensione del guadagni fin verso la soglia psicologica dei 2 euro.
Al contrario la perdita degli 1,8 euro farebbe proseguire la fase correttiva che avrebbe come prossimi obiettivi gli 1,72 euro e successivamente l'area degli 1,7 euro. Nel caso in cui dovessimo perdere questi supporti l'azione aprirebbe le porte per un test sui minimi di periodo situati sugli 1,59 euro. L'eventuale violazione di questi supporti andrebbe ad indebolire il quadro grafico, aprendo le porte ad ulteriori affondi prima verso gli 1,56 euro ed in seguito in direzione degli 1,50 euro. Quest'ultimo livello rappresenta l'ultimo baluardo per evitare un test sui minimi annuali in area 1,38-1,375 euro.
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