In attesa dell'importante dato occupazionale a stelle e strisce in arrivo nei prossimi giorni, i mercati azionari del Vecchio Continente chiudono la giornata in generale territorio negativo. Nel giorno in cui Jerome Powell, nel simposio di Sintra, ha sottolineato che senza i dazi voluti da Trump la FED avrebbe già tagliato i tassi, il FTSE Mib ha concluso le contrattazioni in ribasso dello 0,58% a 39.561,30 punti.
Dal punto di vista operativo non cambia la view sull'iindice italiano che, con il pronto recupero dei 39.750 punti, andrebbe a mettere sotto pressione le importanti resistenze situate sulla soglia dei 40 mila punti. Al contrario, segnali di debolezza si avrebbero con la perdita dei primi sostegni situati sui 39 mila punti.
Tra i titoli che a Piazza Affari si sono messi in luce troviamo Webuild, con la società che ha comunicato nelle scorse ore un nuovo contratto. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Webuild: contratto da 2 miliardi per la metro di Roma
Prima dell'apertura delle contrattazioni Webuild ha comunicato di aver firmato un contratto da quasi 2 miliardi di euro, per la realizzazione della Tratta T2 della Linea C della metropolitana di Roma. Nel dettaglio la quota per il gruppo guidato da Pietro Salini è di 673 milioni di euro. I lavori, affidati da Roma Metropolitane per Roma Capitale, partiranno nel gennaio del prossimo anno e saranno eseguiti dal consorzio Metro C, guidato da Webuild e Vianini Lavori.
Nel dettaglio la nuova tratta di 4 km, che passerà sotto il Tevere, collegherà la stazione Venezia a Clodio/Mazzini, con quattro nuove fermate, Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano, inclusa l’interconnessione alla Linea A, e appunto Clodio/Mazzini. La stazione San Pietro sarà la più profonda con i suoi 48 metri.
Parallelamente all’avvio della T2, Webuild è anche impegnata nel collaudo della tratta San Giovanni-Colosseo/Fori Imperiali della stessa linea. Questa raggiungerà i 26 km con 29 stazioni, di cui 22 già operative e andrà a collegare la periferia sud-est della capitale con la zona nord-ovest.
Azioni Webuild: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono comportate le azioni Webuild sulla Borsa italiana. Con volumi doppi rispetto alla media giornaliera mensile è stata una seduta in territorio positivo per il titolo Webuild che, con un guadagno vicino all'1%, ha chiuso le contrattazioni in area 3,63 euro.
Con un'impostazione primaria confermata al rialzo, le attese sono per una continuazione degli acquisti, in direzione dei massimi di periodo situati sui 3,73 euro. L'eventuale superamento di questi ultimi livelli, andrebbe a rafforzare ulteriormente il quadro grafico, con possibili ulteriori allunghi fin verso la soglia dei 4 euro, che rappresentano i massimi degli ultimi 10 anni. In questo contesto, eventuali prese di beneficio fin verso i 3,33-3,30 euro, minimi degli ultimi due mesi, potrebbero rappresentare delle occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita dei livelli appena menzionati dovrebbe aprire le porte a una fase correttiva più marcata. In questo caso si avrebbe un primo target sui 3,15-3,10 euro e successivamente la soglia dei 3 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo. La violazione di tali supporti dovrebbe far proseguire la fase discendente, che avrebbe come prossimi obiettivi i 2,88 euro e a seguire i 2,75 euro. Quest'ultimo supporto rappresenterà l'ultimo baluardo per evitare alle azioni un ritorno sui minimi dello scorso mese di aprile posti in area 2,50-2,45 euro.
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