Wall Street ha chiuso l'ultima seduta in leggero calo, ma l'indice
S&P 500 quest'anno ha realizzato uno strepitoso +26,52%. Il rally della Borsa americana è stato guidato soprattutto dalle grandi aziende tecnologiche, con
Nvidia ad esempio che ha accresciuto il suo valore del 172,75% e Meta Platforms del 74,97%. Gli investitori sono galvanizzati dalla forza dei ricavi e degli utili delle Big Tech, nonché dalle prospettive sui benefici che esse potrebbero trarre dal boom dell'intelligenza artificiale.
Nuove indicazioni rialziste nell'ultimo mese sono arrivate dalla vittoria alle elezioni presidenziali americane di
Donald Trump che, secondo gli operatori, dovrebbe spingere le quotazioni a Wall Street grazie al taglio delle tasse alle società e a una regolamentazione più leggera. Sullo sfondo un'economia americana ancora in ottima salute nonostante i tassi di interesse tenuti alti dalla
Federal Reserve per circa due anni e l'inizio da settembre del ciclo dei tagli della Banca centrale al costo del denaro.
Azioni Wall Street: ecco cosa aspettarsi per il 2025
In quest'ultimo scorcio del 2024, investitori e analisti non hanno perso l'ottimismo in prospettiva 2025. Tuttavia, secondo le grandi banche di Wall Street, il rally delle azioni americane rallenterà dopo che Trump entrerà in carica. "Le grandi aziende tecnologiche statunitensi stanno entrando in una nuova fase", ha affermato Venu Krishna, strategist di Barclays.
"Ci sono sacche di entusiasmo ed i giganti della tecnologia devono ancora dimostrare di poter monetizzare i loro investimenti nell'intelligenza artificiale". Per questo, "siamo cauti in quanto non è realistico che questo tipo di rendimenti eccezionali continui. Le Big Tech sono pienamente apprezzate e le azioni statunitensi sono pienamente valutate".
Mike Wilson, Chief investiment officer di Morgan Stanley ha avvertito che attualmente bisogna combattere con "l'euforia che ha portato le persone ad acquistare azioni benché la realtà il prossimo anno potrebbe essere diversa".
Tra le banche più ottimiste vi è Deutsche Bank, che ha fissato un obiettivo per l'S&P 500 di 7.000 punti entro la fine del 2025. A giudizio dell'istituto di credito tedesco, i guadagni delle azioni americane sembrano eccezionali perché il resto del mondo non sta crescendo, ma sono abbastanza normali se considerate su base assoluta rispetto all'ultimo decennio.
Nel prossimo anno, a sostenere il rally in parte contribuiranno i riacquisti di azioni proprie, secondo Bankim Chadha, strategist di Deutsche Bank. "I buyback saliranno a circa 325 miliardi di dollari a trimestre il prossimo anno, rispetto al tasso attuale di 275 miliardi di dollari, per tenere il passo con gli utili aziendali", ha detto.
C'è molta incertezza riguardo l'impatto che avrà su Wall Street la politica dei dazi di Donald Trump, ma Chada ritiene che alla fine non sarà un problema. "Siamo in un territorio sconosciuto in questo momento e tutti parlano di incertezza. Ma penso che l'incertezza sia maggiore al rialzo".
Goldman Sachs sostiene invece che gli effetti negativi dei dazi saranno compensati da quelli positivi del taglio delle tasse sulle società. "Le due politiche del presidente entrante si compenseranno a vicenda", ha affermato la banca americana.