In una giornata scarna di dati macro-economici, i futures del Vecchio Continente impostati sopra la parità anticipano un inizio di seduta in leggero territorio positivo sui mercati azionari dell'area euro, il cui focus rimane sempre rivolto sia alle tensioni geopolitiche che alle prossime decisioni delle banche centrali in tema di tassi di interesse.
In questo contesto il FTSEMib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 31.800-31.850 punti, cercando di riprendere la strada del recupero in direzione delle prossime resistenze poste sulla soglia dei 32.000 punti. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree dovrebbe aprire la strada ad un test sugli ex minimi di giugno posti in area 32.500 punti. Al contrario nuovi segnali di debolezza si avrebbero con una violazione dei 31.000 punti e primi obiettivi i 30.550-30.600 punti.
Tra i titoli da monitorare nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo Unipol, con l'azione che potrebbe ancora essere influenzata da dati semestrali comunicati dalla società nella giornata di venerdì scorso. Andiamo a scoprirli nello specifico.
Unipol: utile netto semestrale a 555 milioni di euro
Nella giornata di venerdì scorso Unipol ha comunicato i dati dei primi sei mesi, che hanno visto un utile netto passare dai 517 milioni del 2023 agli attuali 555 milioni di euro. Da segnalare che con il contributo di Bper Banca e Banca Popolare di Sondrio, questo avrebbe visto un aumento del 22,2% a 632 milioni di euro. Nel corso dei primi sei mesi la raccolta netta diretta assicurativa ha visto una crescita del 10,4% a 8,2 miliardi di uro.
Nello specifico quella danni ha visto un aumento del 7,8% a 4,6 miliardi di euro, mentre quella vita del 14% a 3,6 miliardi di euro. Nel corso del periodo positive sono state le performance di raccolta in tutti gli Ecosistemi, con la Mobility in aumento del 9,5% a 2,4 miliardi di euro, il Welfare in crescita del 10,6% a 0,9 miliardi di euro e il Property che, in salita del 3%, si è attestato a 1,3 miliardi di euro.
Nel semestre da sottolineare il miglioramento della sinistralità, in scia all'effetto delle azioni messe in campo sia nel settore auto, con l'obiettivo di contenere la crescita del costo medio dei sinistri, che in quello non auto dove le azioni di riforma del portafoglio e rimodulazione tariffaria sono state attuate per contenere gli effetti dei cambiamenti climatici sui margini assicurativi.
Per quanto riguarda il combined ratio del ramo danni al 30 giugno 2024 era pari al 93,3%, con miglioramento diffuso su più rami, rispetto al 97,5% ricalcolato su basi omogenee del 1° semestre 2023. In miglioramento anche l’indice di solvibilità che indicava un rapporto tra fondi propri e capitale richiesto pari al 221%, rispetto al 215% di inizio esercizio.
I vertici hanno segnalato che nell’intero semestre il portafoglio degli investimenti finanziari della compagnia ha ottenuto un rendimento pari al 4% degli asset investiti, di cui il 3,6% relativo alla componente di cedole e dividendi. Ricordiamo che la redditività nel 1° semestre 2023 si era attestata al 4,0%. Da segnalare infine che in occasione dei dati del semestre, i vertici del Gruppo assicurativo hanno hanno confermato come la guidance dovrebbe essere in linea con gli obiettivi fissati nel Piano Strategico 2022-2024.
Azioni Unipol: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sull'azione nel breve e medio periodo. Le prese di beneficio scattate nella giornata di venerdì scorso in occasione della presentazione dei dati, ha spinto il titolo Unipol a chiudere le contrattazioni sotto la soglia dei 9 euro. Da segnalare che il movimento non ha al momento alterato la struttura grafica dell'azione che rimane sempre impostata al rialzo.
Dal punto di vista operativo il ritorno dei prezzi sopra i 9 euro, dovrebbe spingere le quotazioni in direzione dei 9,30 euro e successivamente verso i 9,55-9,60 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend. Nel caso in cui anche tali aree resistenziali dovessero essere messi alle spalle, aumenterebbero le possibilità di andare a mettere sotto pressione i massimi di periodo posti sulla soglia dei 10 euro.
Al contrario la perdita degli 8,5 euro, che rappresentano i minimi della scorsa settimana, dovrebbe far proseguire la fase corretitva, innescatasi all'inizio di questo mese, in direzione degli 8 euro ed in seguito verso i 7,85 euro. Nel caso in cui questi sostegni dovessero cedere il passo alle vendite, di dovrebbe assistere ad una continuazione del ribasso verso la media mobile di lungo periodo in area 7,50-7,45 euro. La violazione di tali livelli andrebbe ad indebolire il quadro grafico, con possibili discese fin verso i 6,5 euro, con target intermedi situati nel pressi dei 7 euro.
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