I futures del Vecchio Continente impostati in territorio positivo anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti sui principali mercati azionari europei, il cui focus rimane sempre rivolto alle prossime mosse delle banche centrali in tema di tassi di interesse. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe proseguire il suo trend rialzista confermandosi sopra la soglia dei 31.000 punti, oltre i quali si dovrebbe avere una continuazione degli acquisti prima verso i 31.200 punti e successivamente in direzione dei 31.400-31.500 punti. Al ribasso segnali di debolezza solo con il ritorno dei corsi sotto i 30.600 punti, parte alta dell'ex trading range.
Tra le storie da seguire nelle prossime ore ci spostiamo sul mercato svizzero con il titolo UBS, che poco fa ha comunicato i dati del quarto trimestre. Andiamo a leggerli nello specifico.
UBS: nel 4° trimestre perde 279 milioni $
In queste ore il colosso bancario elvetico ha comunicato i dati del periodo ottobre-dicembre 2023 che hanno registrato una perdita netta di 279 milioni di dollari, in rallentamento rispetto ai -785 milioni di dollari che si erano avuti nel trimestre precedente. Ricordiamo che questo è il secondo trimestre in cui viene contabilizzata l'acquisizione di Credit Suisse. Nel periodo in corso la perdita ante imposte è stata di 751 milioni di dollari ed include una perdita di 508 milioni di dollari legata all'investimento in SIX Group. Su base rettificata l'utile ante imposte per il periodo ottobre-dicembre si è attestato a 592 milioni. Nel corso dell'anno migliorano i coefficienti patrimonali con il Cet1 ratio che si porta dal 14,4% al 14,5% .
Nel corso dell'ultimo anno da sottolineare che la banca ha ridotto significativamente i suoi costi, nell'ordine dei 4 miliardi di dollari rispetto all'esercizio 2022. Per quanto riguarda l'intero 2023, UBS ha registrato un utile ante imposte di 29,9 miliardi di dollari e un utile netto di 29 miliardi. In scia a questi numeri agli azionisti sarà offerto un dividendo di 0,70 dollari per azione, pari a un aumento del 27% rispetto a quello che era stato staccato nel 2022.
Nel corso della presentazione dei dati l'istituto svizzero ha dichiarato di aver completato la prima fase dell'integrazione di Credit Suisse e di avere in programma di riavviare un buyback nella seconda metà dell'anno, che dovrebbe raggiungere un miliardo di dollari entro fine anno. La banca svizzera ha infine confermato i suoi obiettivi, tra cui quello riguardante il suo ramo di gestione patrimoniale che dovrebbe vedere un aumento nelle attività investite fino a 5.000 miliardi di dollari entro il 2028 e di vedere affluire nella banca nuove attività nette per quasi 200 miliardi di dollari all'anno entro il 2028.
Azioni UBS: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa aspettarsi dall'azione per le prossime sedute. La debolezza registrata nella giornata di ieri da parte del titolo UBS, con i prezzi che hanno chiuso in area 25,7 franchi, non indebolisce il quadro grafico di fondo che rimane sempre impostato al rialzo. Nel breve le attese sono per un test sulle prossime resistenze situate sui 26,10-26,2 franchi, oltre i quali si aprirebbero le porte per andare a mettere sotto pressione i massimi di periodo situati in area 26,5 franchi.
Dal punto di vista operativo il superamento di tali aree resistenziali andrebbe a rafforzare il quadro grafico con possibili estensione dei guadagni prima verso i 27 dollari e successivamente i 27,50 franchi. In questo contesto eventuali correzioni fin verso i minimi delle ultime ottave posti sui 25 franchi potrebbero rappresentare delle occasioni di acquisto.
Al contrario la violazione di quest'ultimi livelli aprirebbe la strada ad una fase correttiva più profonda che avrebbe come primo obiettivo i 24,3 franchi e a seguire gli ex massimi dello scorso mese di settembre situati sui 23,9-23,8 franchi. Nel caso in cui dovessimo assistere alla perdita di tali sostegni aumenterebbero le possibilità di una continuazione delle vendite fin verso i prossimi supporti posti vicini alla soglia dei 23 franchi.
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