Dopo aver aperto la seduta all'insegna degli acquisti, nel corso della giornata si sono indeboliti i principali mercati azionari del Vecchio Continente che, in scia alle rinnovate tensioni geopolitiche, chiudono la prima seduta della settimana in generale ribasso. In questo contesto il FTSE Mib ha terminato le contrattazioni nei pressi dei 34.350 punti, confermando sempre il suo trend rialzista primario che solo con la perdita dei 33.000 punti invierebbe dei primi segnali di debolezza. In quel caso potremmo assistere a dei veloci obiettivi ribassisti posti sui 32.800-32.700 punti e a seguire i 32.500 punti.
Tra le storie interessanti che hanno caratterizzato la giornata odierna ci spostiamo in Svizzera con il titolo Ubs, in scia al nuovo buyback comunicato dalla banca elvetica. Andiamo a leggere i dettagli in merito.
Ubs: al via buyback da 2 miliardi $
In queste ore il colosso bancario svizzero Ubs ha comunicato di voler lanciare un nuovo programma di riacquisto di azioni proprie fino a 2 miliardi di dollari. Questo dovrebbe iniziare nella giornata di domani e almeno metà dovrebbe essere concluso entro il primo semestre dell'anno in corso. La conclusione del Piano è invece fissata per il 2 aprile del 2026. Ricordiamo che durante la presentazione dei dati dell'anno passato, comunicati lo scorso mese di febbraio, l'istituto bancario aveva annunciato un buyback da 1 miliardo di dollari. In quella occasione la banca guidata da Sergio Ermotti aveva rivisto leggermente al ribasso l'utile record dello scorso anno, da 29 miliardi di dollari a 27,8 miliardi di dollari, in scia ad alcuni aggiornamenti legati al valore stimato del Credit Suisse.
Il buyback annunciato in queste ore segue quello che era stato messo in campo nel 2022, quando Ubs aveva acquistato l'8,6% delle proprie azioni che, invece di essere annullate, vennero utilizzate per comprare il Credit Suisse. In questo caso se il buyback dovesse essere esercitato interamente, l'acquisto dovrebbe prevedere oltre 64 milioni di azioni pari a quasi l'1,85% del capitale della banca svizzera.
Azioni Ubs: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata l'azione nella giornata in corso. È stata una seduta all'insegna della debolezza per il titolo Ubs che, proseguendo quella fase correttiva partita lo scorso 26 marzo dai top degli ultimi anni in area 28,5 franchi, ha chiuso le contrattazioni nei pressi dei 27,60 franchi. Nel breve periodo è possibile che questo movimento possa proseguire prima verso i 27,20-27 franchi e successivamente in direzione dei 26,60 franchi. Dal punto di vista operativo la violazione di quest'ultimi sostegni, non solo andrebbe ad indebolire la struttura grafica dell'azione ma aprirebbe le porte per ulteriori vendite prima verso i 26,2 franchi, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 8 marzo, ed in seguito in direzione dei minimi dello scorso mese di marzo in area 25,30-25,20 franchi.
Al contrario una conferma dei corsi sopra la soglia dei 27 franchi dovrebbe riportare gli acquisti sull'azione, con un primo obiettivo situato sui 28 franchi ed in seguito verso i top di periodo in area 28,5 franchi. Nel caso in cui dovessimo assistere al superamento di queste aree resistenziali, si avrebbe una riattivazione del trend primario prima verso i 30,5 franchi e successivamente in direzione della soglia dei 31-31,50 franchi. L'eventuale break di questi ultimi livelli andrebbe a rafforzare il quadro grafico di fondo aprendo la strada fin verso i 34,5-35 franchi, livelli che il titolo non vede dall'aprile del 2008.
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