Con il focus degli investitori rivolto alla Corte Suprema Usa, chiamata in questi giorni a decidere sul fronte dei dazi dopo lo scetticismo espresso sulla manovra avanzata da Donald Trump, i mercati azionari europei inaugurano la quarta seduta della settimana in leggero territorio rialzista.
Con i futures di Wall Street che si muovono nei pressi della parità, il FTSE Mib apre le contrattazioni nei pressi della chiusura di ieri in area 43.440 punti. Con tutti gli indicatori di forza impostati al rialzo, le attese sono per un test sui top degli ultimi 18 anni situati sui 43.500-43.550 punti. L'eventuale superamento di questi valori dovrebbe far proseguire il trend ascendente, prima in direzione dei 43.750-43.800 punti e successivamente i 48 mila punti.
Guardando proprio alla Borsa di Milano, tra i titoli da monitorare nella seduta odierna a Piazza Affari troviamo Tim. La società di Tlc ieri sera ha pubblicato i conti dei primi 9 mesi. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
Tim: nei 9 mesi ricavi in aumento del 2,3%
Nella serata di ieri Tim ha comunicato i conti dei primi 9 mesi, che sono stati contrassegnati da un aumento dei ricavi grazie non solo al buon andamento del mercato domestico ma anche dalla performance di quello brasiliano. Nei primi 9 mesi i ricavi totali sono cresciuti del 2,3% a 10 miliardi di euro, mentre i ricavi da servizi hanno visto un aumento del 3% a 9,4 miliardi di euro.
Per quanto riguarda l'Ebitda di gruppo è salito del 5,4% a 3,2 miliardi di euro, mentre l'Ebitda After Lease si è apprezzato del 5,3% attestandosi a 2,7 miliardi di euro. Tim Consumer ha visto ricavi stabili a 4,5 miliardi di euro, cosi come quelli da servizi che si sono attestati a 4,2 miliardi di euro.
Tim Enterprise ha registrato ricavi in aumento del 4,4% 2,4 miliardi di euro, continuando a performare meglio del mercato. In deciso apprezzamento Tim Brasil con i ricavi daliti del 4,7% a 3,1 miliardi di euro, mentre quello dei servizi crescendo del 5% si sono attestati a 3 miliardi di euro.
Il risultato netto attribuibile ai soci è stato negativo per 109 milioni di euro rispetto alla perdita di 509 milioni dei primi nove mesi del 2024. Nel corso del 3° trimestre il gruppo ha registrato un utile netto di 23 milioni di euro, che si confronta con i -124 milioni di euro dello stesso periodo del 2024 e ai - 8 milioni di euro del precedente trimestre.
A fine settembre 2025 l’indebitamento finanziario netto rettificato After Lease è salito a 7,55 miliardi di euro, rispetto ai 7,27 miliardi di inizio anno, leggermente sopra le attese poste a 7,52 miliardi. L’indebitamento finanziario netto contabile a fine settembre 2025 era pari a 10,65 miliardi di euro.
Nei primi nove mesi del 2025 Telecom Italia TIM ha registrato un flusso di cassa della gestione operativa positivo per 806 milioni di euro, mentre gli investimenti sono scesi dagli 1,3 miliardi di euro del 2024 agli attuali 1,21 miliardi di euro.
Alla luce dell'andamento dei principali segmenti di business nei primi nove mesi del 2025, il management di TIM ha confermato la guidance per l’intero esercizio, già comunicata con l'approvazione del piano industriale 2025-2027.
Per l'esercizio in corso il management stima di ricavi di gruppo in aumento tra il 2% e il 3%, mentre la previsione sull'Ebitda organico After Lease prevede una crescita di circa il 7%. Gli investimenti di gruppo sono stimati pari a circa il 14% del fatturato.
Infine l'azienda ha presentato le nuove sinergie siglate con Poste Italiane. Sul fronte Consumer, oltre all’offerta TIM Energia powered by Poste Italiane lanciata alla fine del terzo trimestre, è stato siglato il contratto di MVNO per PosteMobile.
Questo prevede la migrazione dei clienti attesa nel primo trimestre del 2026. Nel frattempo sono state avviate valutazioni su iniziative di cross selling per i clienti retail e SMB. Inoltre le due aziende hanno inoltre siglato una lettera di intenti per la costituzione di una joint venture su servizi cloud basati su AI generativa e tecnologie open source, che ha come obiettivo quello di consolidare il ruolo di leader nella digitalizzazione del Paese.
Azioni TIM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sulle azioni Tim. Con volumi in contrazione rispetto alla media giornaliera mensile, è stata una seduta all’insegna delle vendite quella di ieri per il titolo TIM che, con un calo di oltre l'1%, ha chiuso le contrattazioni sotto l'area degli 0,49 euro.
Con un’impostazione di fondo che rimane confermata a rialzo, nel breve periodo importante sarà la tenuta dei livelli appena menzionati, minimi delle ultime 3 settimane, per evitare una continuazione della fase correttiva prima in direzione degli 0,48 euro e successivamente verso gli 0,475 euro, dove troviamo l’indicatore daily del Supertrend.
Nel caso in cui queste aree, dove transita anche la trendline ascendente che parte dai minimi toccati nello scorso mese di settembre, dovessero essere violate, si avrebbe un indebolimento della struttura grafica di medio periodo. In questo caso i prossimi obiettivi sarebbero situati in area 0,45 euro.
Al contrario la ripresa degli 0,49 euro dovrebbe porre le basi per un recupero delle azioni, con primi target la soglia psicologica degli 0,5 euro. Dal punto di vista operativo, il superamento di tali aree tornerebbe nuovamente a rafforzare il quadro grafico, con prossimi obiettivi gli 0,51-0,52 euro e successivamente i massimi della passata ottava nei pressi degli 0,53 euro. Nel caso in cui tali aree dovessero essere messe alle spalle, si avrebbe un ulteriore rafforzamento del trend primario, con prossimi obiettivi gli 0,55 euro.
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