Il buon dato arrivato dall'occupazione privata statunitense, con gli ADP osservati speciali in questa fase di mercato in cui vi è assenza di rilevazioni pubbliche di dati macro a causa del perdurare dello shutdown, allonta i timori di un indebolimento del mercato del lavoro USA.
Il dato oltre a spingere al rialzo Wall Street ha sostenuto i mercati europei che, dopo un'apertura negativa, hanno chiuso le contrattazioni in generale territorio positivo.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato la terza seduta della settimana con un guadagno dello 0,41% a 43.438,49 punti. Il movimento odierno che conferma la forza dell'indice italiano, apre le porte per la giornata di domani a un test sui massimi degli ultimi 18 anni situati sui 43.500-43.550 punti. Dal punto di vista operativo il superamento di tali aree andrebbe a rafforzare ulteriormente il quadro grafico di fondo, con prossimi obiettivi i 43.700-43.800 punti e a seguire la soglia dei 44 mila punti.
Tra i titoli che nella giornata odierna hanno visto un aumento della volatilità a Piazza Affari troviamo Leonardo, con le quotazioni della società mosse dalla pubblicazione nel corso della seduta dei dati dei primi 9 mesi del 2025. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
Leonardo: nei primi 9 mesi ricavi in aumento del 13,4%
Nel primo pomeriggio Leonardo ha comunicato i conti dei primi 9 mesi del 2025 che, grazie a una costante crescita dei volumi e a una solida redditività, hanno confermato il posizionamento competitivo del gruppo non solo sul mercato domestico ma anche internazionale. In questo contesto i ricavi sono cresciuti dell'11,3% a 13,4 miliardi di euro, con un risultato netto ordinario che è aumentato del 28% a 466 milioni di euro.
Buona la performance dell'Ebitda che, attestandosi a 945 milioni di euro, ha visto una crescita del 18,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il margine passa dal 6,6% al 7%. Per quanto riguarda l'Ebit ha visto un aumento del 13,5% a 722 milioni di euro, con un margine al 5,4% rispetto al 5,3% che si aveva al 30 settembre dello scorso anno.
Al 30 settembre il Free Cash Flow è migliorato del 22,5% attestandosi a - 426 milioni di euro, il cui impatto si è riflesso anche sull'indebitamento che è sceso del 25,9% a 2,31 miliardi di euro. Grazie al rafforzamento del core business e a un importante ordine nel settore Aeronautica, gli ordini sono aumentati del 23,4% a 18,2 miliardi di euro, con un book to bill che si attesta a 1,4x. Grazie a questi numeri il portafoglio ordini è cresciuto dell'8,4% a 47,26 miliardi di euro.
Andando a dare uno sguardo ai vari settori quello degli elicotteri ha visto i ricavi salire del 13,1% a 4,095 miliardi di euro, quello dell'elettronica per Difesa e Sicurezza un incremento del 12,5% a 5,82 miliardi di euro.
In deciso rialzo del 19% i ricavi Cyber & Security Solutions che si sono attestati a 532 milioni di euro, mentre l'Aeronautica si è apprezzato del 13% a 2,8 miliardi di euro. Infine il settore Spazio ha visto il fatturato aumentare del 14% a 702 milioni di euro.
In scia a questi dati il gruppo guidato da Roberto Cingolani ha confermato la guidance sul 2025, che era stata alzata nello scorso mese di luglio. Nello specifico gli ordini dovrebbero attestarsi tra i 22,25-22,75 miliardi di euro, mentre i ricavi dovrebbero raggiungere i 18,6 miliardi di euro. L'Ebitda è visto sugli 1,6 miliardi di euro, con un FOCF tra i 920-980 milioni di euro. Infine l'indebitamento dovrebbe scendere a 1,1 miliardi di euro.
Azioni Leonardo: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono comportate le azioni Leonardo sulla Borsa italiana. Con volumi in aumento rispetto alla media giornaliera mensile, è stata una seduta all'insegna della debolezza, con i prezzi che hanno chiuso le contrattazioni in ribasso dello 0,9% area 50,5 euro.
Con un'impostazione primaria che rimane confermata al rialzo, nel breve periodo fondamentale sarà la tenuta della soglia psicologica dei 50 euro. Sopra questi livelli è possibile porre le base per una ripresa del trend in direzione dei 51,5 euro e a seguire verso la soglia dei 52 euro.
Nel caso in cui queste aree dovessero essere messe alle spalle, dovremmo assistere a ulteriori guadagni, verso i 53 euro e successivamente i 54-54,5 euro, dove troviamo l’indicatore giornaliero del Supertrend. Dal punto di vista operativo sarà solo lasciandosi alle spalle questi ultimi livelli, che aumenterebbero le chance per le azioni di tornare a testare i top di sempre posti sui 56,60 euro.
Al contrario, un ritorno delle quotazioni sotto la soglia dei 50 euro, dovrebbero aprire la strada per andare a testare i minimi dello scorso mese di ottobre in area 47,75 euro. La perdita di questi livelli andrebbe a riattivare il trend discendente innescatosi lo scorso 8 ottobre, con prossimi target i 46,5 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e a seguire i forti supporti situati sulla soglia dei 45 euro.
Dal punto di vista operativo fondamentale sarà la tenuta di questi ultimi livelli per evitare un pericoloso indebolimento del quadro grafico. In questo caso i prossimi target sarebbe i 43,20 euro e in seguito i 41 euro.
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