Azioni Tim: cosa fare a Piazza Affari dopo i dati del primo trimestre? | Investire.biz

Azioni Tim: cosa fare a Piazza Affari dopo i dati del primo trimestre?

30 mag 2024 - 09:00

30 mag 2024 - 10:34

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Le vendite di ieri hanno spinto il titolo Tim sui primi supporti di breve termine. Andiamo a scoprire cosa ci suggerisce l'analisi tecnica nel breve e medio periodo

La debolezza di Wall Street nella seduta di ieri, in scia ai timori di una FED ancora attendista in tema di taglio dei tassi di interesse, impatta sui futures del Vecchio Continente che, impostati in terreno negativo, anticipano un inizio di giornata all'insegna delle vendite sui listini azionari europei.

Con il focus odierno rivolto al dato finale del PIL USA, riguardante il primo trimestre del 2024, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni avvicinandosi ai primi supporti di breve posti sulla soglia dei 34.000 punti. Dal punto di vista operativo fondamentale sarà la tenuta di questi livelli, per evitare un ulteriore segnale di debolezza con prossimi obiettivi situati prima sui 34.750-34.700 punti e a seguire verso i 33.500 punti.

Tra i titoli da monitorare nella seduta odierna troviamo Tim, con la società che nella serata di ieri ha comunicato i dati del primo trimestre. Andiamo a leggerli nello specifico.

 

Tim: ricavi su nel trimestre e guidance confermata

Nella serata di ieri Tim ha comunicato i dati del primi tre mesi dell'anno in corso e per cercare di evidenziare l’andamento di quello che sarà il gruppo dopo la vendita di Netco, ha deciso di comunicare sia i risultati del gruppo ancora completo che quelli di ServiceCo. Nello specifico i ricavi totali del Gruppo si sono attestati a 3,9 miliardi di euro, in linea con le attese degli analisti, risultando i crescita dell’1,2% rispetto allo stesso trimestre del 2023. Per quanto riguarda il mercato domestico i ricavi sono scesi dell’1,3% a a 2,8 miliardi di euro, mentre i ricavi da servizi si sono portati a 3,7 miliardi di euro.

Per il sesto trimestre consecutivo è risultato positivo l’Ebitda che, con una crescita dell'1,6%, si è attestato a 1,5 miliardi di euro nonostante il calo del 3,4% registrato nel nostro Paese. Per il quarto trimestre consecutivo è aumentato l’Ebitda After Lease, che si è attestato a 1,2 miliardi di euro, grazie alla buona performance di Tim Brasile. Per quanto riguarda l’indebitamento netto After Lease è aumentato dai 20,4 miliardi di euro agli attuali 21,4 miliardi di euro.

Da sottolineare che sull’indebitamento hanno influito una serie di effetti non ricorrenti, fra cui in particolare quelli conseguenti al decreto di sequestro preventivo del Tribunale di Milano emesso lo scorso 28 febbraio per un importo di 249 milioni di euro. Ricordiamo che lo scorso 24 aprile è stata disposta alla società la restituzione della suddetta somma. Al netto degli elementi non ricorrenti, i dati sono in linea con la guidance. 

Andando a vedere la società dei servizi, i ricavi totali hanno visto nel periodo gennaio-marzo una crescita del 2,8% a 3,5 miliardi di euro, con un contributo positivo dello 0,5% del mercato domestico. Anche in questo caso i numeri sono in linea con il consensus. Per quanto riguarda i ricavi da servizi sono aumentati del 3,4% a 3,3 miliardi di euro, mentre l’Ebitda apprezzandosi dell'11,6% si è attestata a un miliardo, con una spinta importante sia dall’Italia, nell'ordine dell'11,3%, che dal Brasile nell'ordine dell'11,8%. Infine l'Ebitda After Lease migliora del 16,6% con un incremento dell11,4% in Italia e del 22,7% in Brasile.

Tim Consumer ha visto ricavi totali stabili a 1,5 miliardi di euro, mentre quelli da servizi sono aumentati dello 0,8% a 1,4 miliardi di euro. Tim Enterprise ha registrato ricavi totali in crescita del 2,4% a 0,7 miliardi di euro, mentre quelli da servizi hanno visto un aumento del 4,3% a 0,7 miliardi di euro. Infine ottima la performance di Tim Brasil che ha registrato ricavi in aumento dell'8,1% a 1,1 miliardi di euro ed un Ebitda in crescita dell'11,8% a 500 milioni di euro. In scia ai dati del primo trimestre, il Gruppo guidato da Pietro Labriola ha confermato le guidance per quanto riguarda il 2024.

 

Azioni Tim: analisi tecnica e strategie operative

Andiamo ora a vedere cosa suggerisce l'analisi tecnica nel breve e medio periodo. Con volumi pari alla media giornaliera mensile è stata una seduta all'insegna delle vendite quella di ieri per il titolo Tim, con i prezzi che hanno chiuso le contrattazioni in area 0,245 euro. Nel breve periodo la violazione di questi livelli dovrebbe far proseguire la fase correttiva, innescatasi nella giornata di martedì scorso, verso i prossimi supporti situati nei pressi degli 0,2375 euro e a seguire gli 0,23 euro. Nel caso in cui tali livelli, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supetrend, non dovessero riuscire ad arrestare le vendite, si avrebbe una continuazione della correzione fin verso i minimi dello scorso mese di aprile situati nei pressi degli 0,213-0,135 euro, con target intermedi sugli 0,22 euro.

Al contrario per avere il ritorno degli acquisti l'azione dovrebbe spingersi oltre i massimi di questa ottava posti sugli 0,255 euro, dove troviamo la trendline ribassista che parte dai top dello scorso mese di febbraio. Dal punto di vista operativo il superamento di tali aree resistenziali andrebbe a rafforzare la struttura grafica di breve termine, con prossimi target gli 0,26 euro e successivamente gli 0,265 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo. L'eventuale superamento di quest'ultime aree, dovrebbe favorire ulteriori apprezzamenti fin verso l'area degli 0,275 euro.

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