Dopo una partenza positiva si sono indeboliti i mercati azionari del Vecchio Continente che hanno chiuso le contrattazioni in generale ribasso. In questo contesto il FTSE Mib ha terminato la seconda seduta dell'ottava nei pressi dei 33.100 punti. Dal punto di vista operativo fondamentale sarà ora la tenuta dei primi sostegni situati sui 33.000 punti, per riprendere la strada degli acquisti prima verso i 33.250-33.300 punti e a seguire i 33.500 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero con la violazione dei 32.500 punti, dove transita sia la trendline ascendente che parte dai minimi di ottobre 2022 che la media mobile di lungo periodo, con primi obiettivi ribassisti situati sui 32.000 punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna ci spostiamo a Wall Street con Tesla, dopo che la Commissione europea ha comunicato le nuove tariffe sulle auto prodotte in Cina. Andiamo a leggere le novità in merito.
Tesla: Commissione UE taglia al 9% tariffa su veicoli fatti in Cina
Nelle scorse ore nell'ambito della più importante indagine da parte dell'Unione europea sui presunti sussidi cinesi, la Commissione ha pubblicato la bozza dei risultati definitivi della sua indagine antisovvenzioni, che nelle settimane passate ha provocato minacce di ritorsione da parte di Pechino. Nello specifico la Commissione ha ridotto la tariffa proposta sulle importazioni di automobili Tesla costruite in Cina, mentre ha mantenuto in linea di massima gli altri dazi punitivi stabiliti a luglio sui veicoli elettrici di produzione cinese.
Nel dettaglio ha fissato per il Gruppo guidato da Elon Musk, che aveva chiesto un ricalcolo dell'aliquota sulla base delle sovvenzioni specifiche ricevute dall'azienda, un nuovo tasso ridotto del 9% per Tesla, che risulta di molto inferiore al 20,8% indicato nello scorso mese di luglio.
L'esecutivo Ue ha detto di ritenere che la produzione cinese di veicoli elettrici abbia beneficiato di ampie sovvenzioni e ha proposto dazi finali fino al 36,3%. Si tratta di una percentuale leggermente inferiore al dazio provvisorio massimo del 37,6% che la Commissione aveva fissato a luglio per le aziende che non avevano collaborato all'indagine antisovvenzioni dell'Ue. Inoltre Tesla, che ha collaborato alle indagini, riceve meno sovvenzioni dalla Cina rispetto ai produttori cinesi di veicoli elettrici su cui ha indagato.
Azioni Tesla: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sta muovendo l'azione a Wall Street nella giornata odierna. Dopo gli acquisti di ieri, che hanno rafforzato il recupero partito dai minimi di agosto posti in area 182 dollari, la giornata odierna è ancora in territorio positivo per il titolo Tesla con le quotazioni che si portano oltre l'area dei 225 dollari.
Dal punto di vista operativo una conferma sopra tali livelli dovrebbe spingere le quotazioni verso l'area dei 233 dollari, dove non solo troviamo la trendline discendente che parte dai massimi dello scorso mese di luglio ma anche l'indicatore giornaliero del Supertrend. L'eventuale superamento di queste aree resistenziali andrebbe a rafforzare il recupero in atto prima in direzione dei 245,63 dollari, dove verrebbe chiuso l gap-down lasciato aperto lo scorso 24 luglio, e successivamente i top di luglio situati sui 265 dollari.
Diversamente il mancato ritorno oltre i 233 dollari dovrebbe riportare le vendite sul titolo, con un primo obiettivo situato sui 215 dollari ed in seguito i 205 dollari, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che quella di lungo periodo. Nel caso in cui questi sostegni dovessero essere persi, aumenterebbero le possibilità di andare a rivedere i minimi del 5 agosto scorso in area 182 euro. Fondamentale sarà la tenuta di tali aree per evitare un nuovo indebolimento della struttura grafica, con possibili test da parte dell'azione sui 175 dollari ed in seguito i 161 dollari.
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