I buoni dati provenienti da Nvidia nella serata di ieri impattano sui futures del Vecchio Continente che, impostati in terreno positivo, anticipano un inizio di giornata all'insegna degli acquisti sui principali mercati azionari euripei, il cui focus rimane sempre rivolto alle prossime mosse delle banche centrali in tema di tassi di interesse.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni oltre i 32.200 punti, proseguendo il suo trend ascendente in direzione dei 32.300 punti e a seguire i 32.500 punti. Al contrario solo con una discesa dei corsi sotto i 31.600 punti che si avrebbero nuove prese di beneficio, con un primo obiettivo situato sui 31.330-31.250 punti e successivamente la soglia dei 31.000 punti.
Tra le storie da seguire nella seduta odierna troviamo Tenaris, che nella notte ha comunicato i dati del 2023. Andiamo a scoprirli nello specifico.
Tenaris: nel 2023 utile netto in aumento del 55%
Tenaris, il maggior produttore e fornitore a livello globale di tubi e servizi per l'esplorazione e la produzione di petrolio e gas, ha comunicato i dati sia dell'intero 2023 che dell'ultimo trimestre dello scorso anno. Nel corso dell'intero anno passato la società ha visto i ricavi in crescita del 26% a 14,869 miliardi di dollari, battendo le attese poste 14,593 miliardi di dollari. L'utile netto è cresciuto del 55% a 3,958 miliardi di dollari, superando anche in questo caso le stime degli analisti poste a 3,396 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda l'utile operativo questo ha visto un aumento del 46% a 4,316 miliardi di dollari, mentre l'Ebitda ha segnato una crescita del 33% a 4,865 miliardi di dollari, con un margine del 32,7% rispetto al 31% del 2022. Per quanto riguarda le aree geografiche ottime le performance proveniente dal Medio Oriente e dagli Stati Uniti.
Per quanto riguarda l'ultimo trimestre dello scorso anno l'utile netto balza del 43% rispetto allo stesso periodo del 2022 a 1,146 miliardi di dollari ed in aumento del 110% rispetto al terzo trimestre dello scorso anno. Per quanto riguarda i ricavi questi scendono del 5% a 3,415 miliardi di dollari, sopra le attese poste a 3,12 miliardi di dollari. In questo contesto l'utile per azione è stato pari a 1,92 dollari, rispetto agli 1,37 dollari dello stesso periodo di 12 mesi prima.
Nel periodo ottobre-dicembre dello scorso anno l'utile operativo si è attestato a 819 milioni di dollari, in ribasso del 19% rispetto al 4° trimestre del 2022 , mentre l'Ebitda è sceso del 23% a 975 milioni di dollari, sopra il consensus posto 859 milioni di dollari, con un margine del 28,6%, sopra il 27% atteso dagli analisti. Da sottolineare che alla fine del terzo trimestre la società aveva anticipato margini in ribasso per l'ultimo periodo dell'anno.
In scia a questi numeri la società intende proporre all'assemblea degli azionisti del 30 aprile il pagamento di un dividendo di 0,60 dollari per azione, che include anche l'acconto di 0,20 dollari pagato lo scorso mese di novembre. Infine da sottolineare che il 26 febbraio inizierà la seconda tranche da 300 milioni di dollari del buyback da 1,2 miliardi di dollari.
Azioni Tenaris: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere le attese sull'azione per le prossime sedute. E' stata una giornata all'insegna degli acquisti quella di ieri per il titolo Tenaris, con i prezzi che hanno chiuso le contrattazioni oltre la soglia dei 15 euro. Nel breve termine le attese sono per una continuazione degli acquisti che dovrebbero spingere i corsi in direzione dei massimi dell'ultimo mese situati nei pressi degli 15,30 euro, dove peraltro passa l'indicatore daily del Supertrend.
Nel caso in cui il titolo avesse la forza di lasciarsi alle spalle queste aree resistenziali, si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico il quale aprirebbe le porte per nuovi allunghi prima in direzione dei 16 euro e successivamente verso i massimi dello scorso mese di novembre, che rappresentano i top degli ultimi 12 mesi, situati sui 16,70 euro.
Al contrario il mancato superamento dei 15,30 euro tornerebbe ad indebolire l'azione, aprendo la strada a prese di beneficio che avrebbero un primo obiettivo sui 14,65 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e a seguire i minimi del 2024 posti nei pressi dei 14,25 euro. Dal punto di vista operativo la violazione di questi supporti andrebbe a riattivare quel trend discendente, innescatosi negli ultimi giorni dello scorso mese di dicembre, prima verso la soglia dei 14 euro ed in seguito in direzione dei minimi degli ultimi sei mesi situati sui 13,60 euro.
Vuoi seguire e replicare ogni giorno la nostra operatività sia sul mercato azionario italiano che su quello americano? Iscriviti al servizio Pit Trading Long e Short ed entra a far parte del nostro canale privato Telegram.
DISCLAIMER
Investire.biz non offre servizi finanziari, regolamentati o di investimento. Le informazioni presenti sul sito non devono essere considerate consigli di investimento personalizzati e sono disseminate sul sito e accessibili al pubblico in generale. Tutti i link e i banner sui siti web della società puntano verso società finanziarie, fornitori di servizi di investimento o banche regolamentate in Europa. Si prega di leggere Dichiarazione di non responsabilità, Informativa sui rischi, Informativa sul trattamento dei dati personali e Termini e condizioni prima di utilizzare questo sito Web. Qui è invece possibile trovare le informazioni sul produttore dell'analisi.