La debolezza di Wall Street nella seduta di ieri, sulle indiscrezioni di un'amministrazione Trump pronta a limitare una vasta serie di esportazioni verso la Cina, impatta negativamente sui mercati europei. Gli indici di Borsa del Vecchio Continente inaugurano così la quarta giornata della settimana in leggero territorio ribassista.
In questo contesto il FTSE Mib apre le contrattazioni nei pressi della chiusura di ieri in area 42.200 punti. Dal punto di vista operativo fondamentale sarà la tenuta dei primi supporti situati sui 42 mila punti, per evitare una prosecuzione delle vendite prima in direzione dei 41.800-41.750 punti e a seguire l'area dei 41.550-41.500 punti.
Tra i titoli da seguire in queste ore a Piazza Affari troviamo STM, con l'azienda che in queste ore ha comunicato i conti del 3° trimestre. Andiamo a leggerli nello specifico.
STM: nel 3° trimestre ricavi in calo del 2%
In queste ore STM ha comunicato i conti del periodo giugno-settembre 2025, contrassegnati da una contrazione sia dei ricavi che della marginalità. Nel 3° trimestre i ricavi del gruppo italo-francese sono scesi del 2% a 3,19 miliardi di dollari, rispetto allo stesso periodo del 2024 ma sopra le attese dell'azienda poste a 3,17 miliardi di euro.
Rispetto al trimestre precedente la crescita è superiore al 14%. In calo del 29,7% è risultato l'utile netto attestatosi a 237 milioni di dollari, ma in deciso miglioramento rispetto ai -97 milioni di dollari registrati nel 2° trimestre del 2025. In discesa del 13,7% è stato l'utile lordo a 1,06 miliardi di dollari.
Il presidente Jean-Marc Chery ha sottolineato che si è registrata una buona performance nel segmento Personal Electronics, mentre i risultati di Automotive e Industrial hanno rispettato le previsioni e quelli di Communication Equipment and Computer Peripherals sono stati sostanzialmente in linea con le attese.
Per quanto riguarda la marginalità si è attestata al 33,2% in calo sia rispetto al 37,8% del 2024 che alla guidance del gruppo posta al 33,5%. Su questo dato hanno pesato minori efficienze di produzione, un effetto negativo del tasso di cambio, un livello più basso di proventi da prenotazioni di capacità e, in misura minore, della combinazione di prezzo di vendita e mix di prodotto.
Alla fine di settembre la posizione finanziaria netta della società era positiva per 2,61 miliardi di dollari, rispetto ai 3,23 miliardi di dollari di inizio anno, con una liquidità pari a 4,78 miliardi di dollari. Sempre alla stessa data il patrimonio netto ammontava a 18,1 miliardi di dollari. Nel 3° trimestre 2025 le attività operative dell'azienda hanno generato un flusso di cassa di 549 milioni di dollari, rispetto ai 723 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.
Nel corso della presentazione dei dati i vertici di STM hanno comunicato la guidance sia per il 4° trimestre che per l'intero 2025. Nel trimestre in corso il fatturato dovrebbe attestarsi a 3,28 miliardi di dollari, mentre nell'intero 2025 è atteso a 11,75 miliardi di dollari. La marginalità nel 4° trimestre dovrebbe collocarsi al 35%, per scendere al 33,8% nei 12 mesi.
Infine il gruppo prevede spese nette in conto capitale inferiori ai 2 miliardi di dollari, con l’obiettivo di ottimizzare gli investimenti in risposta alle condizioni di mercato.
Azioni STM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sulle azioni STM nel breve e medio periodo. È stata una giornata all'insegna delle decise vendite quella di ieri per il titolo STM che, con un calo superiore al 4%, ha chiuso le contrattazioni in area 25,5 euro.
Dal punto di vista operativo il movimento di ieri non ha al momento indebolito il trend ascendente partito nello scorso mese di agosto dai 20,90 euro. Per evitare un indebolimento del titolo i prezzi non dovrebbero però perdere i primi supporti situati sulla soglia dei 25 euro.
La violazione di questi livelli dovrebbe far proseguire la fase correttiva prima verso i 24 dollari e successivamente in direzione dei 23,6 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend.
Nel caso in cui anche questi livelli dovessero essere persi, aumenterebbero le possibilità di un test sui 23 euro, dove troviamo sia la media mobile di lungo periodo che la trendline rialzista che parte dai minimi dello scorso mese di agosto.
Al contrario una conferma del titolo sopra i 25 euro dovrebbe far proseguire il recupero prima in direzione dei 26 euro e a seguire i massimi settimanali posti sui 26,65 euro. Il superamento di tali aree dovrebbe spingere le quotazioni a chiudere il gap-up lasciato aperto lo scorso 24 luglio nei pressi dei 26,83 euro.
Nel caso in cui le azioni dovessero lasciarsi alle spalle queste aree, si assisterebbe a una continuazione degli acquisti prima in direzione dei 27,5 euro e a seguire i massimi del 2025 posti sui 28,4 euro.
Sarà solo oltre tali aree che si avrebbe un ulteriori rafforzamento del quadro grafico, con prossimi obiettivi la soglia dei 30 euro, dove transita la trendline ribassista che parte dai top di luglio 2023 in area 50 euro e congiunge quelli di dicembre 2023.
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