Il titolo Stellantis è sotto la lente degli investitori in scia alle proteste in atto in Italia e negli Stati Uniti. In Italia Stellantis paga la mobilitazione proclamata dai sindacati dopo l'ennesimo nulla di fatto sulla Gigafactory di Termoli, in Molise, ma i problemi non si fermano qui.
In USA, il gruppo rischia una nuova catena di scioperi da parte del sindacato United Auto Workers (UAW), che già lo scorso anno aveva messo in ginocchio i tre grandi produttori di auto americani con un maxi-sciopero durato sei settimane costato circa 750 milioni di euro di profitti.
Stellantis: scioperi negli USA, cosa succede
Il sindacato United Auto Workers accusa Stellantis di non aver rispettato le garanzie fornite durante l'accordo sindacale siglato l'anno scorso. L'UAW non approva la strategia dell’AD Tavares che prevede, tra le altre cose, lo spostamento della produzione di Dodge Durango dal Detroit Assembly Complex-Jefferson al Windsor Assembly Plant in Ontario, in Canada. Questa mossa infatti porterebbe all'eliminazione di numerosi posti di lavoro, in violazione degli accordi contrattuali, secondo il sindacato.
Alcuni esperti del settore però sostengono che uno sciopero potrebbe non avere l’impatto sperato dall’UAW. Stellantis al momento dispone infatti di elevati livelli di inventario presso le sue concessionarie, quindi un’interruzione temporanea della produzione potrebbe non provocare una carenza immediata.
Stellantis: in agosto -28,7% le vendite in Europa
L'attività di Stellantis negli USA ha sperimentato diverse difficoltà nell'ultimo anno e i concessionari e gli azionisti hanno pubblicamente denunciato il ritardo nelle vendite, l’elevato livello di scorte e il crollo del valore del titolo in Borsa.
Nell’area Eu-Efta+Uk, Stellantis ha registrato una flessione delle immatricolazioni del 28,7% anno su anno ad agosto, con una quota di mercato che è calata al 13,7% dal 14,9% di luglio. Nelle medesime aree geografiche, le immatricolazioni di auto con batterie elettriche sono calate del 36% a 125.833 unità ad agosto. In questo contesto, vediamo ora il quadro tecnico di Stellantis e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Stellantis: analisi tecnica e strategie operative
Le azioni Stellantis sono evidentemente impostate al ribasso, in particolare dai massimi registrati lo scorso marzo in area 27 euro. Nelle ultime sedute di contrattazioni i prezzi hanno trovato un supporto in area 13,35 euro e dato vita a un timido rimbalzo.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano una fase laterale-ribassista che potrebbe estendersi fino alla fine della prima decade di ottobre, seguita da una potenziale ripartenza al rialzo fino a metà novembre.
In questo contesto, segnali di forza in area 13,30-14 euro potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long contrarian di breve termine. In questo caso, il primo obiettivo di profitto dei compratori potrebbe essere localizzato sulla successiva resistenza a 15,30 euro, livello che conta i top registrati a fine agosto.
Il quadro tecnico muterebbe a favore dei compratori nel breve termine con la violazione della linea di tendenza che collega i massimi segnati a marzo e luglio, ora transitante in area 16 euro. Un superamento stabile di questo livello potrebbe proiettare i corsi al successivo ostacolo a 17,80 euro.
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