Dopo gli acquisti che hanno contrassegnato la scorsa ottava, i futures del Vecchio Continente impostati sotto la parità anticipano un inizio di seduta all'insegna della debolezza sui principali mercati azionari europei, il cui focus rimane sempre rivolto alle prossime decisioni delle banche centrali in tema di tassi di interesse. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 32.600 punti, confermando il suo trend primario al rialzo che potrebbe spingere le quotazioni durante le prossime sedute in direzione dei 33.000 punti. Al contrario sarà solo con una discesa dei corsi sotto i 31.600 punti che si avrebbero nuove prese di beneficio, con un primo obiettivo situato sui 31.330-31.250 punti e successivamente la soglia dei 31.000 punti.
Tra le storie da seguire nelle prossime ore a Piazza Affari troviamo Stellantis, con il Gruppo che ha stipulato un nuovo accordo. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Stellantis: accordo con Ayvenx per 500.000 veicoli
Nelle scorse ore Stellantis ha comunicato di aver raggiunto un accordo quadro multimiliardario di importanza strategica con Avyens, società leader mondiale della mobilità sostenibile. Nello specifico l'intesa riguarda l’acquisto nei prossimi tre anni fino a 500.000 veicoli da parte delle affiliate di Ayvens per la sua flotta di leasing a lungo termine in tutta Europa Le prime consegne inizieranno nel primo semestre dell'anno in corso e proseguiranno per tutto il 2024.
In scia a questa collaborazione Ayvens e i suoi clienti potranno scegliere tra un’ampia gamma di veicoli degli iconici brand del Gruppo automobilistico italo-francese, tra i quali troviamo Alfa Romeo, Citroën, DS Automobiles, FIAT, Jeep, Lancia, Opel, Peugeot e Vauxhall. I brand coinvolti potranno aumentare in futuro fino a coprire l’intero portafoglio Stellantis.
Nel dettaglio le consegne includeranno un’ampia gamma di segmenti, che vanno dalle city car ai SUV e comprenderanno anche i furgoni e i minivan. Ricordiamo che Ayvens è stata creata a maggio 2023 quando ALD Automotive ha acquisito LeasePlan, una delle società leader al mondo per la gestione flotte e per la mobilità e al momento è al numero uno della classifica come player globale nel leasing auto multi-channel e multi-brand.
Grazie a questo accordo Stellantis prosegue nella sia direzione per diventare un’azienda a zero emissioni di anidride carbonica entro il 2038 in ogni suo ambito. Ricordiamo che entro il 2030 l'obiettivo dell'azienda è di raggiungere il 100% del mix di vendite di autovetture elettriche a batteria in Europa e il 50% del mix di vendite negli Stati Uniti di autovetture e veicoli commerciali leggeri BEV entro la fine del decennio. Per raggiungere questi obiettivi di vendita, il Gruppo si sta assicurando circa 400 GWh di capacità delle batterie, grazie al supporto di sei impianti di produzione di batterie presenti sia in Nord America che in Europa.
Azioni Stellantis: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica nel breve e medio periodo. E' stata una settimana positiva quella appena passata per il titolo Stellantis che, con un guadagno del 3,51%, ha visto i prezzi aggiornare i massimi decennali in area 24,60 euro. Dal punto di vista operativo il movimento delle ultime sedute ha rafforzato il quadro grafico di fondo e le attese, grazie aanche a tutti gli indicatori di forza impostati al rialzo, sono per una continuazione di questo movimento ascendente in direzione dei 25 euro e a seguire verso la soglia dei 26 euro. In questo quadro rialzista eventuali prese di beneficio dei minimi della scorsa ottava situati sui 23,50-23,40 euro e successivamente verso i 22,70 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, verrebbe viste come possibili occasioni di acquisto.
Al contrario, la perdita di quest'ultimi livelli potrebbe aprire la strada a una correzione più profonda che avrebbe come primo target i 21,25-21,20 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni e a seguire i 20 euro, dove transita l’ex trendline ribassista che partiva dai massimi dello scorso mese di dicembre. L’eventuale violazione di tali supporti dovrebbe far proseguire le vendite fin verso gli ex minimi dello scorso mese di gennaio situati sui 19 euro. Nel caso in cui anche tali sostegni non riuscissero ad arrestare la fase discendente, si avrebbe un indebolimento del quadro grafico con prossimi test sulla media mobile di lungo periodo a 18,25 euro.
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