I futures del Vecchio Continente impostati sopra la parità anticipano un inizio di giornata in leggero territorio positivo sui mercati azionari europei, il cui focus rimane sempre rivolto sia alla prossime decisioni delle banche centrali in tema di tassi di interesse che alle elezioni politiche in Francia.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe tornare a rivedere in apertura di seduta l'area dei 33.300 punti, sopra i quali sono possibili ulteriori recuperi prima in direzione dei i 33.500-33.550 punti e successivamente verso i 33.750-33.800 punti. Al contrario il mancato recupero dei 33.300 punti dovrebbe far proseguire la fase correttiva, prima in direzione dei 33.000 punti ed in seguito sui 32.800-32.750 punti.
Tra i titoli da monitorare nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo Stellantis, su cui potrebbero impattare i dati riguadanti le immatricolazioni nell'area euro. Andiamo a vedere i dettagli.
Stellantis: -8,7 le immatricolazioni in Europa
In questi minuti l'Acea ha comunicato i dati relativi alle vendite di automobili nell'area europea e riguardanti il mese di maggio. Nello specifico il mercato automobilistico europeo ha registrato una nuova battuta d'arresto, dopo il calo del 2,8% che si era registrato nello scorso mese di marzo.
Nel dettaglio nel mese appena passato si è registrato una discesa del 2,9%, rispetto allo stesso mese del 2023, mentre nei primi 5 mesi la crescita è del 4,6%. In questo contesto da segnalare il calo del 10,8% registrato dalle vetture elettriche, il -9,6% delle ibride plug-in, il -11,4 delle auto diesel e del -6,3% di quelle a benzina. In aumento del 15,6% risultano solo le ibride non ricaricabili, che rappresentano oramai il 30% dell'immatricolato.
Per quanto riguarda Stellantis il gruppo ha immatricolato 173.969 vetture in Europa, Ue+Efta+Uk, registrando un calo dell'8,7% rispetto allo stesso mese di un anno fa. In scia a questi numeri la quota di mercato scende al 15,9% dal precedente 17%. Per quanto riguarda il periodo gennaio-maggio, le immatricolazioni sono state 938.744, in crescita dello 0,5% in confronto allo stesso periodo del 2023, con la quota di mercato che passa dal 17,5% al 16,9%.
Nel mese di maggio e nei primi 5 mesi del 2024, il gruppo Stellantis resta secondo per quota di mercato in Europa, alle spalle del gruppo Volkswagen e prima di Renault. Da sottolineare che nella sola Unione europea, le immatricolazioni di Stellantis sono state 158.389, in calo del 6,9% rispetto ad aprile 2023, con quota passata al 17,4% dal 18,1%. Nei primi 5 mesi dell'anno in corso, le immatricolazioni nell'Ue sono state 834.973, in aumento dello 0,5% su anno, con una quota in aumento dal 18,2% al 18,9%.
Tra i marchi si registrano i cali di Peugeot, Opel, Fiat Alfa Romeo e Lancia, mentre in controtendenza risultano sia Jeep che Citroen.
Azioni Stellantis: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere qual'è l'impostazione del titolo nel breve e medio periodo. E' stata una nuova giornata negativa quella di ieri per il titolo Stellantis che, chiudendo le contrattazioni sotto la soglia dei 19 euro, conferma il trend ribassista partito dai top di periodo nello scorso mese di marzo. Dal punto di vista una conferma dei prezzi sotto i livelli appena citati, andrebbe ad indebolire ulteriormente la struttura grafica, con possibili nuove correzioni prima in direzione dei 18,4-18,35 euro e successivamente verso i 17,90-17,80 euro. Su questi livelli verrebbe messa sotto pressione la trendline ascendente che parte dai minimi di luglio del 2022 e unisce quelli registrati nel giugno dello scorso anno. Fodamentale diventerà la tenuta di questi supporti, per evitare nuove discese fin verso i minimi di agosto dello scorso anno in area 16,25 euro, con target intermedi situati sui 16,80 euro.
Al contrario solo con il ritorno sopra i 21 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, che il titolo potrebbe porre le basi ad un rimbalzo delle quotazioni il cui primo target sarebbe posto sui massimi dello scorso mese di maggio in area 21,40-21,50 euro. L'eventuale superamento di queste aree resistenziali, che rappresentano i massimi dello scorso mese di maggio, aprirebbe le porte ad una nuova accelerazione rialzista prima verso i 22 euro e successivamente in direzione dei 23 euro.
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