Con il focus odierno tutto rivolto al PCE Usa, l'indicatore maggiormente usato dalla FED per monitorare l'inflazione a stelle e strisce, i mercati azionari europei cercano di arrestare la debolezza delle ultime giornate aprendo le contrattazioni in leggero rialzo.
In un clima di incertezza geopolitica, con gli animi internazionali che si sono riscaldati tra NATO e Russia nelle ultime ore, sul sentiment odierno potrebbero pesare i nuovi dazi annunciati ieri sera su Truth da Donald Trump. Seppur non ancora chiari nei modi, dal prossimo 1° ottobre nuove tariffe colpiranno il settore degli arredamenti, del farmaceutico e dei camion.
In questo contesto il FTSE Mib ha aperto le contrattazioni in area 42.300 punti, rimanendo a metà strada tra i supporti posti sui 42 mila punti e le resistenze situate sui 42.500 punti. Dal punto di vista operativo sarà solo oltre questi livelli che si avrebbe una ripresa degli acquisti, prima in direzione dei 42.700-42.750 punti e a seguire la soglia sei 43mila punti. Al contrario nuovi segnali di debolezza si avrebbero con il ritorno dell'indice italiano sotto l'area dei 42 mila punti.
Tra le azioni da seguire nelle prossime ore a Piazza Affari troviamo Saipem, con il gruppo che ha comunicato di aver ricevuto l'autorizzazione per iniziare i lavori in Guyama. Andiamo a vedere i dettagli del progetto.
Saipem: parte il progetto offshore Hammerhead
Nelle scorse ore Saipem ha comunicato di aver ricevuto da ExxonMobil Guyana l'autorizzazione per iniziare i lavori previsti dal contratto offshore riguardante lo sviluppo del giacimento petrolifero Hammerhead.
Situata nel blocco Stabroek al largo della Guyana a una profondità di quasi mille metri, la commessa ha un valore di 500 milioni di dollari e affida a Saipem l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di strutture sottomarine, ombelicali, risers e flowlines per l'impianto di produzione e il sistema di esportazione del gas relativo al progetto di sviluppo del giacimento petrolifero.
Il gruppo italiano eseguirà le operazioni utilizzando diversi mezzi da costruzione e di supporto, tra cui la Saipem FDS2 e la Shen Da, nave a noleggio che fa parte della propria flotta. La logistica sarà interamente eseguita e gestita in Guyana tramite il cantiere Vreed-en-Hoop Shorebase, creando posti di lavoro e opportunità per la popolazione locale.
Con il progetto Hammerhead, la controllata di Eni non solo conferma il proprio impegno in Guyana, ma consolida il rapporto con ExxonMobil Guyana, grazie al quale in precedenza si era aggiudicata altri 6 contratti per progetti nella stessa regione, come il Liza Fase 1 e Fase 2, Payara, Yellowtail, UARU e Whiptail.
Ricordiamo infine che solo 24 ore prima l'assemblea straordinaria di Saipem aveva approvato all'unanimità il progetto di fusione con la norvegese Subsea7. La nascita di Saipem7 darà vita a un leader globale nel settore energy services, i cui ricavi dovrebbero essere vicini ai 21 miliardi di euro, con un Ebitda superiore ai 2 miliardi di euro e un portafoglio aggregato di 43 miliardi di euro. Secondo le previsioni, la nuova realtà genererà oltre 800 milioni di euro di Free Cash Flow. Le azioni saranno quotate sia a Milano che a Oslo.
Azioni Saipem: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa suggerisce l'analisi tecnica nel breve e medio termine sulle azioni Saipem. Con volumi superiori di oltre il 30% rispetto alla media giornaliera mensile, è stata una seduta all'insegna degli acquisti quella di ieri per il titolo che, con un guadagno del 3%, ha chiuso in area 2,47 euro.
Il movimento di ieri, che da seguito al trend di breve e medio periodo al rialzo, ha avvicinato il titolo ai massimi degli ultimi 7 mesi in area 2,5 euro. L'eventuale superamento di questi livelli, dove transita l’indicatore daily del Supertrend, rafforzerebbe la struttura grafica delle azioni. In questo caso i prossimi target sarebbero posti sui 2,55 euro e a seguire i 2,625-2,65 euro.
Nel caso in cui il titolo dovesse lasciarsi alle spalle queste ultime aree resistenziali, si assisterebbe a un ulteriore apprezzamento dei corsi, con prossimi target i top annuali e degli ultimi 3 anni in area 2,75-2,8 euro.
Al contrario, la perdita dei 2,28-2,27 euro, minimi del mese in corso e dove transita la media mobile di lungo periodo, aprirebbe la strada a una nuova fase correttiva che potrebbe essere sfruttata con l’apertura di posizioni ribassiste.
In questo caso un primo obiettivo sarebbe situato sui 2,2 euro, minimi degli ultimi 4 mesi, e a seguire i 2,125 euro. Nel caso in cui anche tali sostegni dovessero essere violati, aumenterebbero le chance di andare a mettere sotto pressione la soglia dei 2 euro.
Fondamentale diventerebbe la tenuta di questi supporti, per evitare un ulteriore indebolimento del quadro grafico, con prossimi obiettivi ribassisti a 1,9 euro e successivamente gli 1,80-1,79 euro.
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