Nella giornata di ieri il governo italiano ha dichiarato un decreto che va a mettere un tetto massimo sul costo dei biglietti aerei. Questo potrebbe portare le compagnie aeree a non poter fare più dei biglietti low cost durante l'anno per poi alzarli durante i momenti piu trafficati dell'anno, come quello delle feste estive o di Natale.
La prima compagnia aerea ad esporsi contro il governo italiano è stata l'irlandese Ryanair, la madre dei voli low cost. Ieri l'Ad Eddie Wilson si è fiondato contro questo decreto italiano, chiamando in questione l’UE. In un'intervista alla stampa il manager ha dichiarato: "Con questo decreto, io sarò costretto a ridurre i voli e le frequenze in particolare nel periodo invernale. Lo faranno anche gli altri. E in un mercato normale quando scende l'offerta salgono i prezzi. Per tutti. Non solo: dovendo tagliare le frequenze e i voli dove andrò a incidere? Su quei voli da/per le isole che d'inverno non hanno il traffico record del periodo estivo. Doppio danno per chi vive nelle isole: dovrà pagare di più e avrà anche meno voli a disposizione".
Dopo le parole di Wilson le prossime settimane sono molto importanti per Ryanair. In potenza potrebbero essere anche molto negative se le persone dovessero preferire altre compagnie in caso di prezzi più alti su molti voli o in caso di esclusione di alcune destinazioni.
Azioni Ryanair: analisi tecnica e strategie operative
Quello italiano potrebbe dunque essere un tema capace di impattare sui corsi di Borsa del titolo della compagnia aerea. Andando a guardare i grafici di Ryanair si può subito vedere che siamo attualmente su dei supporti molto importanti. Nel corso della seduta del 24 luglio scorso, le quotazioni degli ADR negoziati in USA hanno rotto al ribasso sul daily chart un'importante trendline rialzista. La linea di tendenza sosteneva i corsi dal 12 ottobre 2022 e aveva svolto il suo ruolo di supporto dinamico anche in occasione dei minimi di fine aprile 2023.
Il 9 agosto a capitolare sono stati i supporti di breve forniti dalla trendline ottenuta con i minimi crescenti del 24 luglio e 3 agosto, riportando così i corsi su un'importante soglia supportiva di matrice statica quale quella presente sul daily chart tra i 97 e i 99 dollari. Tra gennaio e metà maggio 2023 detto livello aveva rappresentato una resistenza coriacea. Va peraltro evidenziato come l'inversione di trend da rialzista a ribassista sembra anche essere confermato dalle divergenze, che ci sono sia sull'RSI a 14 periodi che su quello più veloce a 5 periodi.
In un'ottica speculativa si potrebbe così pensare a uno short di breve al cedimento dei 97,40 dollari, con primo target a 93 e secondo a 89 dollari. Un'altra strategia short, in questo caso meno aggressiva, potrebbe essere sviluppata in caso di tenuta dei supporti statici menzionati in precedenza. In questo caso si potrebbero sfruttare dei ritracciamenti, in particolar modo qualora le quotazioni riuscissero a portare a termine il pullback della trendline rialzista tracciata con i minimi di ottobre 2022 e aprile 2023. In quest'area attualmente vi è il transito del supertrend e della media mobile semplice a 50 periodi. Ecco che ritorni in area 107,40 dollari potrebbero essere usati per aprire una strategia short con target a 102,40 e 97,40 dollari.
Viceversa, se lo scenario ribassista non trovasse conferme oltre a stoppare gli short si potrebbe valute strategie long sulla forza. In questo caso dopo aver aspettato la rottura dei massimi precedenti in zona 111.40 dollari i primi target sarebbero a 117,50 e a 124,.50 dollari.