Le azioni Rheinmetall hanno perso terreno negli ultimi tempi. Il colosso tedesco della difesa è arretrato di oltre 10 punti percentuali nell'ultimo mese alla Borsa di Francoforte, pur rimanendo il miglior performer dell'indice DAX quest'anno, con un guadagno di circa il 150%. Gli investitori hanno scaricato le azioni per via delle trattative in corso per raggiungere la pace in Ucraina.
Gli ultimi sviluppi, tuttavia, non sono positivi: la Russia è intenzionata a respingere la proposta americana in 28 punti - poi ridotti a 19 dopo i colloqui con l'Ucraina - e ha nuovamente minacciato l'Europa di essere pronta a un conflitto allargato. La stessa Europa fornirà ulteriori aiuti all'Ucraina e si sta sempre più attrezzando per rafforzare la propria difesa, in prospettiva di un'eventuale aggressione russa.
Allo stato attuale, non si vedono segnali concreti che la guerra Russia-Ucraina possa terminare a breve, tantomeno che la spesa per le armi tenda a diminuire.
Azioni Rheinmetall: riprenderà presto il rally?
Stando alle dichiarazioni del Direttore esecutivo dell'azienda con sede a Düsseldorf, Armin Papperger, gli azionisti possono stare tranquilli. In un'intervista a Bloomberg Television, il manager ha detto che, anche se si dovesse raggiungere un accordo di pace in Ucraina, non ci sarà “alcun impatto” su Rheinmetall, in quanto la fine delle ostilità “non cambierà il quadro della futura domanda di armi”.
L'appaltatore della difesa ha un numero importante di contratti con i partner della NATO e sta trattando per aumentarne la quantità, ha sottolineato Papperger. Gli accordi con l'intera NATO generano svariati miliardi di euro di ricavi per Rheinmetall e, a fronte di tale cifra, il business in Ucraina, valutabile in circa 1 miliardo di euro, rappresenta solo una piccola parte.
I programmi di spesa per la difesa, sia da parte della Germania sia dell'intero continente, finiranno per rimpolpare le casse del produttore tedesco di armi. Lo scorso mese, l'azienda ha dichiarato di prevedere vendite per 50 miliardi di euro entro la fine del decennio, con un margine operativo superiore al 20%.
Papperger è convinto che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, abbia fatto bene a esortare l'Europa a investire di più nella difesa, creando capacità difensive potenti per scoraggiare aggressioni esterne. “Se la NATO e i Paesi europei lavorano insieme, siamo molto forti”, ha detto. “Quello che dovremmo fare è prepararci affinché nessuno ci attacchi”.
Un elemento critico per il futuro è la catena di approvvigionamento delle materie prime utilizzate per la costruzione di armi. Allo stato attuale, Rheinmetall ha dichiarato di disporre di materiali contenenti terre rare sufficienti per sostenere una produzione di 12 mesi, e di fibre di cotone tali da garantire tranquillità per 4 anni.