Il buon dato proveniente dall'indice PMI manifatturiero europeo, balzato sui massimi degli ultimi 41 mesi, ha sostenuto i mercati azionari del Vecchio Continente che hanno chiuso la prima seduta della settimana in leggero territorio rialzista. Dopo le vendite della passata ottava e in una giornata caratterizzata dalla chiusura di Wall Street per il Labor Day, gli indici di Borsa europei hanno così provato a risollevare la testa.
In questo contesto il FTSE Mib italiano ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,51%, in area 42.409,71 punti. In calo i volumi per la chiusura della Borsa USA, passati dai 2,7 miliardi di euro di venerdì scorso agli 1,08 miliardi odierni.
Dal punto di vista operativo non cambia la view sull'indice italiano che, solo con superamento dei 42.500 punti, dovrebbe proseguire il recupero prima in direzione dei 42.700-42.750 punti e a seguire verso la soglia dei 43 mila punti. Al contrario la violazione dei 42 mila punti andrebbe a indebolire nel breve periodo la struttura grafica dell'indice italiano, con prossimi obiettivi i 41.500 punti.
Tra le azioni che si sono messe in luce a Piazza Affari troviamo Prysmian, con la società della Bicocca che oggi ha comunicato un'ulteriore vendita di una partecipazione in Cina compiuta da una sua controllata. Andiamo a vedere di chi si tratta.
Prysmian: cede un ulteriore 5% di Yofc
Non si arresta il disimpegno di Prysmian dalla società di cavi cinese Yangtze Optical Fibre and Cable Joint. Come comunicato nelle scorse ore dalla controllata Draka, la società olandese ha ceduto con un placement agreement un pacchetto di oltre 37,5 milioni, pari al 5% del capitale, per un valore vicino ai 186 milioni di euro. Allo stesso tempo è stato sottoscritto un lock-up di 30 giorni sul rimanente 5% in portafoglio.
La vendita odierna, che segue le altre dei mesi passati, ha come obiettivo quello di valorizzare una partecipazione ritenuta non più strategica dal gruppo guidato dall’ad Massimo Battaini.
Yofc è un'azienda che fornisce una vasta gamma di prodotti, tra cui ricetrasmettitori ottici, fibre ottiche speciali, cavi ottici attivi, cavi sottomarini e cavi coassiali. Beneficiando del proprio background tecnologico e produttivo è recentemente entrata nel business delle sorgenti laser di potenza tramite la controllata Everfoton.
L'operazione odierna arriva a pochi giorni di distanza dal via libera al progetto Marinus Link da 600 milioni di euro, nuovo collegamento elettrico e di telecomunicazione tra Tasmania e Victoria, in Australia. I cavi sottomarini si estenderanno per 345 km e la data di fine lavori è prevista per il 2030.
Con una capacità di 750 MW per la prima fase, Marinus Link faciliterà il flusso di energia e delle telecomunicazioni tra i due Stati, consentendo un trasferimento efficiente dalle aree in cui l’energia rinnovabile viene generata a quelle in cui è necessaria. Il progetto aiuterà inoltre il Paese a raggiungere i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni.
Azioni Prysmian: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come hanno reagito le azioni Prysmian sulla Borsa italiana. È stata una giornata volatile per le azioni Prysmian che chiudono le contrattazioni in rialzo dell'1,3% in area 75,7 euro.
Con tutti i time frame impostati al rialzo, le attese sono per una continuazione del movimento ascendente in direzione dei massimi di sempre situati sui 76,5 euro. Il superamento di queste aree andrebbe a rafforzare il quadro grafico di fondo, con prossimi target gli 80 euro e successivamente gli 85 euro.
In questo contesto eventuali prese di beneficio, che dovessero riportare i corsi in direzione dei 71,5 euro, dove non solo troviamo l'indicatore daily del Supertrend ma anche la trendline ascendente che parte dai minimi toccati nello scorso mese di aprile, potrebbero rappresentare una nuova occasione di acquisto.
Al contrario la perdita dei 71,5 euro dovrebbe innescare una fase correttiva più marcata, che avrebbe come primo obiettivo i 70 euro e a seguire la media mobile a 50 giorni situata sui 67 euro.
Nel caso in cui dovessimo assistere alla perdita di tali supporti, si avrebbe una continuazione delle vendite prima verso i 65 euro e in seguito i 61,94 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 17 luglio. L'eventuale violazione di tali supporti spingerebbe le azioni verso l'area dei 60 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo.
Dal punto di vista operativo fondamentale diventerebbe la tenuta di questi livelli, per evitare un indebolimento del quadro grafico, con prossimi target sui 55 euro.
DISCLAIMER
Investire.biz non offre servizi finanziari, regolamentati o di investimento. Le informazioni presenti sul sito non devono essere considerate consigli di investimento personalizzati e sono disseminate sul sito e accessibili al pubblico in generale. Tutti i link e i banner sui siti web della società puntano verso società finanziarie, fornitori di servizi di investimento o banche regolamentate in Europa. Si prega di leggere Dichiarazione di non responsabilità, Informativa sui rischi, Informativa sul trattamento dei dati personali e Termini e condizioni prima di utilizzare questo sito Web. Qui è invece possibile trovare le informazioni sul produttore dell'analisi.