I futures del Vecchio Continente impostati sotto la parità anticipano un inizio di giornata all'insegna della debolezza sui principali mercati azionari europei, il cui focus rimane rivolto sia verso la stagione delle trimestrali che verso le tensioni geopolitiche presenti in Medio Oriente. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire nei pressi dei 28.500 punti, livello fondamentale da non perdere per riprendere il suo recupero verso i 28.700-28.750 punti e a seguire la soglia dei 29.000 punti. Al contrario una discesa dei corsi sotto i 28.000 punti, andrebbe ad indebolire il quadro grafico con possibili nuove discese in direzione dei 27.750-27.700 punti e successivamente i 27.500 punti.
Tra i titoli da seguire nella seduta odierna a Piazza Affari troviamo Poste Italiane, con la società che poco fa ha comunicato i dati sia del terzo trimestre che dei primi 9 mesi dell'anno. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
Poste Italiane: Ebit 2023 rivisto al rialzo a 2,6 miliardi di euro
Anche nel periodo luglio-settembre 2023 è proseguita la crescita di Poste Italiane che, facendo leva sulla sua diversificazione, ha visto i ricavi in rialzo del 3,6% a 2,8 miliardi di euro, che portano il totale dei primi 9 mesi a 8,9 miliardi di euro risultando in aumento del 6,8% rispetto al 2022. Nel dettaglio nel terzo trimestre i ricavi da corrispondenza vedono un aumento dell'1,9% a 860 milioni di euro, quelli dei servizi finanziari un calo del 3,1% a 1,4 miliardi di euro, quelli da servizi assicurativi un apprezzamento del 6,5% a 371 milioni di euro e quelli da pagamenti e mobile in deciso rialzo dei 36,6% a 405 milioni di euro.
Nel corso dell'ultimo trimestre i costi del gruppo, presieduto da Matteo del Fante, sono saliti del 10,5% a 2,3 miliardi di euro, mentre l'Ebit scende del 18% a 539 milioni di euro portando il totale da inizio ano a 2,1 miliardi di euro in aumento dell'1,5% rispetto all'anno precedente. In discesa del 15,9% nel periodo luglio-settembre risulta l'utile netto che si porta sui 382 milioni di euro, mentre nel corso dei primi 9 mesi l'apprezzamento è del 5,8% a 1,5 miliardi di euro. Solida risulta la posizione patrimoniale che vede un total capital ratio di Bancoposta al 24,2%, con un Cet 1 ratio al 20,7%, un leverage ratio al 3,2% ed un Solvency II ratio di Poste Vita pari al 252%, risultando sopra le attese della società.
Grazie a questi dati, che nei primi 9 mesi risultano sopra il Piano strategico, Poste Italiane rivede al rialzo la guidance sull'Ebit per il 2023, dall’obiettivo originario di 2,5 miliardi di euro agli attuali 2,6 miliardi di euro. Ricordiamo che il 22 novembre la società pagherà un acconto sul dividendo di 0,24 euro per azione, per un totale di € 307 milioni, che risulta in crescita del 13% rispetto allo scorso anno. Infine il Gruppo ha confermato a tutti i suoi dipendent un bonus una tantum di 1.000 euro che verrà pagato nel mese in corso.
Poste Italiane: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si prepara l'azione nella seconda seduta della settimana. E' stata un inizio di settimana in leggero territorio positivo per il titolo Poste Italiane che, chiudendo in area 9,58 euro, prosegue il recupero innescatosi nelle ultime due ottave dalla soglia dei 9 euro. Nel breve periodo una conferma dei corsi sopra i 9,5 euro dovrebbe far proseguire gli acquisti prima in direzione dei 9,65 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, ed in seguito verso i 9,80 euro dove transita la media mobile di lungo periodo. Nel caso in cui si dovessero superare tali aree resistenziali, le quotazioni dovrebbero spingersi verso i massimi del mese passato situati sulla soglia dei 10 euro.
Al contrario la perdita dei 9,5 euro riporterebbe le vendite sull'azione, con un primo obiettivo situato sui 9,30-9,25 euro e successivamente i minimi degli ultimi mesi posti sulla soglia dei 9 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere alla violazione di questi supporti, si avrebbe una riattivazione del trend discendente, partito lo scorso mese di luglio dai 10,5 euro, in direzione del bottom dell'anno in corso situato in area 8,65 euro. Ricordiamo che la perdita di quest'ultimi livelli aprirebbe le porte a nuovi deprezzamenti per i prezzi fin verso i minimi degli ultimi 13 mesi in area 8,20-8,15 euro.
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