In una giornata che ha visto gli indici PMIi dei servizi europei confermarsi ampiamente sotto la soglia dei 50 punti base, i principali mercati azionari del Vecchio Continente hanno inaugurato la nuova settimana all'insegna della debolezza. In questo contesto non fa eccezione il FTSE Mib che ha chiuso le contrattazioni in leggero ribasso dello 0,25% in area 28.600 punti. Nel breve periodo fondamentale sarà la tenuta dei 28.500 punti, per proseguire il recupero innescatosi la scorsa ottava in direzioe dei 29.000 punti. Al contrario una discesa dei corsi sotto i 28.000 punti, andrebbe ad indebolire il quadro grafico, con possibili nuove discese in direzione dei 27.750-27.700 punti e successivamente i 27.500 punti.
Tra i titoli che nella seduta odierna non si sono arresi alle vendite troviamo Cementir, che ha sfruttato i dati sia dei primi 9 mesi che dell'ultimo trimestre provenienti dalla società. Andiamo a leggerli nello specifico.
Cementir: ricavi dei nove mesi in rialzo dello 0,5%
Nonostante una generalizzata debolezza dei volumi nelle principali aree geografiche, ad eccezione della Turchia e della Cina, Cementir ha chiuso i primi 9 mesi del 2023 con risultati in crescita grazie ad un attenta gestione della redditività e dei costi di produzione, associata alla riduzione dei costi energetici e di alcune materie prime. Nello specifico i ricavi sono cresciuti dello 0,5% attestandosi a 1,295 miliardi di euro, con un margine operativo lordo che passa dai 238,3 milioni del 2022 agli attuali 326,2 milioni di euro. Nel corso dei primi nove mesi i volumi venduti di cemento e clinker sono diminuiti del 3,1% a 7,9 milioni di tonnellate, in scia al rallentamento del mercato principalmente in Danimarca, Belgio, Stati Uniti, Malesia ed Egitto, mentre un incremento si è registrato in Turchia e Cina. Per quanto riguarda i volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 3,2 milioni di metri cubi, sono diminuiti del 10% a causa dell’andamento negativo di tutte le aree geografiche ad eccezione della Turchia. Nel periodo in corso una buona performance arriva dal risultato ante imposte che vede un aumento di oltre il 50% a 241,3 milioni di Euro, mentre la Cassa netta si attesta sui 45,5 milioni di Euro rispetto ad un indebitamento finanziario netto di 29,9 milioni di euro che si aveva nei primi 9 mesi dello scorso anno.
Per quanto riguarda invece il terzo trimestre si è registrato una ripresa dei volumi venduti di calcestruzzo e clinker nell'ordine dell'1,5%. Nel periodo luglio-settembre i ricavi delle vendite e prestazioni sono stati pari a 420,7 milioni di euro, in diminuzione del 7,1% rispetto al terzo trimestre del 2022, in gran parte determinata dall’indebolimento delle principali valute rispetto all’euro. In aumento del 20,4% risulta il margine operativo lordo che si porta a 118,7 milioni di euro, mentre il risultato operativo è stato pari a 90,4 milioni di Euro rispetto ai 69,7 milioni di euro nel terzo trimestre 2022. Grazie a questi numeri l'azienda ha rivisto al rialzo del 4% la guidance 2023 sul margine operativo lordo.
Azioni Cementir: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è mosso il titolo nella prima seduta della settimana. E' stata una giornata volatile e con volumi in deciso aumento, oltre tre volte la media giornaliera mensile, questa odierna per il titolo Cementir con le quotazioni che hanno chiuso in area 8,37 euro. Nel breve periodo le attese sono per una continuazione degli acquisti che dovrebbero spingersi in direzione dei massimi annuali posti nei pressi degli 8,60 euro. Dal punto di vista operativo una conferma oltre queste aree resistenziali andrebbe a rafforzare il quadro grafico, con possibili ulteriori allunghi prima verso la soglia dei 9 euro ed in seguito versi i massimi degli ultimi 24 mesi posti sui 9,40 euro. In questo contesto eventuali prese di beneficio che dovessero riportare i corsi fin verso i 7,80 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, verrebbero lette come delle buy opportunity.
Al contrario una discesa sotto quest'ultimi sostegni aprirebbe le porte ad una fase correttiva più profonda, con primo obiettivo i 7,5 euro ed in seguito i minimi dello scorso mese in area 7,25-7,20 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere ad una violazione di questi livelli, aumenterebbero le chance per l'azione di rivedere i minimi degli ultimi 9 mesi posizionati sulla soglia dei 7 euro. Sarà con la perdita di queste aree che si avrebbe un pericoloso indebolimento del quadro grafico, il quale aprirebbe le porte a nuove discese verso i 6,5 euro.
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