Dopo una partenza all'insegna degli acquisti, in scia alla vittoria di Trump alle Presidenziali Usa, i mercati azionari europei si sono indeboliti chiudendo le contrattazioni vicini ai minimi intra. A pesare sul sentiment odierno i timori che gli eventuali dazi voluti da Trump possano impattare negativamente sull'economia del Vecchio Continente.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato la terza seduta della settimana con una performance negativa dell'1,54%, con i prezzi che scendono sotto la soglia dei 34.000 punti (33.940,72). Dal punto di vista operativo la mancata ripresa di questi livelli dovrebbe far proseguire la fase correttiva in direzione dei 33.550-33.500 punti. Al contrario segnali di ritrovata forza per il nostro mercato si avrebbero con il ritorno delle quotazioni sopra i 35.000 punti.
Tra i titoli che nella giornata odierna si sono messi in luce troviamo Poste Italiane, grazie anche ai dati sia del 3° trimestre che dei primi 9 mesi comunicati dal Gruppo durante la giornata. Andiamo a scoprirli.
Poste Italiane: +8% i ricavi nei primi 9 mesi
Nelle scorse ore Poste italiane ha comunicato i dati sia del 3° trimestre che dei primi 9 mesi del 2024 che, seguendo le linee guida del Piano industriale "Connecting Platform", sono stati caratterizzati da numeri positivi e in alcuni casi record. Nello specifico il Gruppo guidato da Matteo Del Fante ha terminato i primi 9 mesi con ricavi record a 9,2 miliardi di euro, grazie alla spinta di tutte le atttività di business, mentre nel 3° trimestre questi sono aumentati del 9,6% a 3,1 miliardi.
Per quanto riguarda l'Ebit Adjusted si è attestato nei 9 mesi a 2,3 miliardi, in rialzo del 17,8%, mentre nel corso degli ultimi 3 mesi è salito del 46,4% a 789 milioni. In questo contesto l'utile dei primi 9 mesi ha visto un aumento del 20% a 1,6 miliardi, mentre durante il 3° trimestre è stato pari a 569 milioni di euro in crescita del 46,4%.
Nel dettaglio, i ricavi di corrispondenza, pacchi e distribuzione sono in anticipo rispetto ai target presenti all'interno del Piano, mentre i ricavi nei servizi finanziari sono stati sostenuti in particolar modo da un solido margine di interesse. Inoltre nel corso dei 9 mesi si è assistito ad un miglioramento della raccolta netta nel comparto assicurativo vita, mentre i ricavi dei servizi Postepay confermano la loro leadership nell'e-commerce.
Nel corso dei 9 mesi sono cresciuti del 4% i costi che sono stati pari a 7 miliardi di euro, mentre negli ultimi 3 mesi hanno registrato un aumento dell'1,6% a 2,3 miliardi.
In occasione dei dati trimestrali il Gruppo ha confermato un acconto sul dividendo pari a 0,33 euro sui risultati del 2024, in linea con la guidance fornita che prevede per l'anno in corso un utile netto pari a 2 miliardi di euro. In scia ai dati comunicati dalla società solida risulta la posizione patrimoniale. Nello specifico, il total capital ratio di Bancoposta è pari al 24,3%, mentre il Gruppo assicurativo Poste Vita vede un leverage ratio al 3,3% e un Solvency II ratio al 322%.
Azioni Poste Italiane: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere come si è comportato il titolo nella giornata odierna. Con volumi in accelerazione rispetto alla sedute precedenti, è stata una giornata all'insegna degli acquisti per il titolo Poste Italiane che ha chiuso le contrattazioni in area 13,20 euro. Con un impostazione di fondo che rimane confermata al rialzo, le attese sono per una continuazione degli acquisti in direzione dei massimi di sempre posti sui 13,50 euro.
Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali andrebbe a rafforzare la struttura grafica di fondo, con possibili ulteriori apprezzamenti verso i 14,50-14,60 euro e a seguire la soglia dei 15 euro. In questo contesto tutte le prese di beneficio in direzione dei 12,80 euro, minimi della scorsa settimana e dove transita l'indicatore daily del Supertrend, potrebbero rappresentare delle buy opportunity.
Al contrario la perdita di questi ultimi sostegni dovrebbe aprire la strada ad una fase correttiva più marcata, con un primi target sui 12,50 euro e a seguire i 12,30-12,25 euro. L'eventuale perdita di tali supporti dovrebbe aumentare le possibilità per spingere il titolo verso i 12 euro, dove troviamo sia la media mobile di lungo periodo che la trendline ascendente che parte dai minimi di ottobre dello scorso anno.
Fondamentale sarà la tenuta di questi sostegni, per evitare un pericoloso indebolimento del quadro grafico che avrebbe come prossimo obiettivo ribassista i minimi dello scorso mese di agosto in area 11,30 euro.
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