Con l'attenzione degli investitori concentrata sui verbali dell'ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve, in uscita nelle prossime ore, i mercati azionari del Vecchio Continente hanno concluso la terza seduta della settimana in generale rialzo.
In attesa di vedere come si evolverà la crisi politica in Francia, con il CAC 40 in guadagno di oltre l'1%, il FTSE Mib ha terminato le contrattazioni in rialzo dello 0,96%, sui massimi intraday a 43.484,24 punti. Dal punto di vista operativo il movimento odierno ha avvicinato le quotazioni dell'indice italiano sui top degli ultimi 18 anni situati sui 43.500-43.550 punti.
L'eventuale superamento di questi livelli andrebbe a rafforzare ulteriormente il quadro grafico primario, con prossimi obiettivi i 44 mila punti.Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con la violazione dei primi e forti sostegni situati sui 42 mila punti.
Tra le azioni caratterizzate dalla volatilità, a Wall Street troviamo Plug Power, che sta proseguendo la sua fase correttiva anche in scia a un accordo riguardante l'esercizio immediato dei warrant in circolazione. Andiamo a scoprire i dettagli di questa operazione.
Plug Power: accordo per l'esercizio dei warrant
Nelle scorse ore Plug Power ha comunicato di aver raggiunto un accordo con un investitore istituzionale, per l'esercizio immediato dei warrant in circolazione. Nello specifico l'operazione, che dovrebbe concludersi nelle prossime 24 ore, prevede l’esercizio di warrant emessi a marzo 2025 per l’acquisto di oltre 185 milioni di azioni ordinarie a 2 dollari per azione. Al completamento, l’investitore riceverà 31 milioni di azioni ordinarie e warrant pre-finanziati per acquistare fino a 154 milioni di azioni aggiuntive.
Come parte dell’accordo, Plug Power emetterà nuovi warrant all’investitore per l’acquisto di oltre 185 milioni di azioni a un prezzo di esercizio di 7,75 dollari, che rappresenta circa il 100% di premio rispetto al prezzo di chiusura avvenuta nella seduta di ieri. Questi nuovi warrant saranno esercitabili dopo l’approvazione degli azionisti per aumentare le azioni autorizzate e scadranno il 20 marzo 2028.
I proventi dell'operazione saranno utilizzati da Plug Power per il capitale circolante e a scopi aziendali generali. Da segnalare inoltre che il gruppo ha annunciato in queste ore dei significativi cambiamenti ai propri vertici.
Nello specifico Jose Luis Crespo, presente nella società da oltre 11 anni, è stato nominato nuovo Presidente con efficacia dal 10 ottobre. Subentrerà nel ruolo a Sanjay Shrestha. Lo stesso Crespo verrà poi nominato CEO a marzo del prossimo anno, contestualmente alla presentazione del bilancio del 2025, prendendo il posto di Andy Marsh, che tuttavia manterrà l’incarico di Executive Chairman del Consiglio di Amministrazione.
Crespo ha avuto un ruolo determinante nella crescita di Plug rafforzando le relazioni con clienti chiave come Amazon, Walmart e Home Depot, promuovendo programmi di adozione dell’idrogeno che stanno trasformando interi settori industriali a livello globale.
Azioni Plug Power: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si stanno muovendo le azioni Plug Power sulla borsa americana. Prosegue la fase correttiva del titolo Plug Power con le quotazioni che, dopo il rally della passata settimana e con un calo superiore al 7%, transitano nei pressi dei 3,6 dollari.
Con un'impostazione di medio periodo al rialzo, eventuali ulteriori discese fin verso gli ex massimi degli ultimi 16 mesi in area 3,55 dollari potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
Dal punto di vista operativo una conferma del titolo sopra tali aree dovrebbe riportare liquidità sulle azioni, con un primo obiettivo i 4 dollari e a seguire i 4,25-4,30 dollari.
Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere messi alle spalle, aumenterebbero le chance per andare a mettere sotto pressione i massimi della passata ottava in area 4,55 dollari. Il superamento di tali aree rafforzerebbe la struttura grafica di medio termine, con possibili allunghi fin verso i top del 2024 situati sui 5 dollari.
Al contrario una discesa delle azioni sotto i 3,55 dollari, dovrebbe trasformare le attuali prese di beneficio in una fase correttiva più marcata. In questo caso dovremmo avere un primo obiettivo ribassista sui 3,20 euro e in seguito i 2,96 dollari, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 3 ottobre. La violazione di tali sostegni, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, dovrebbe far proseguire le vendite verso i 2,40 dollari e a seguire i 2,40 dollari.
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