Il gran giorno è arrivato: Nvidia pubblicherà i conti trimestrali dopo la chiusura di Wall Street. Da diversi anni, ogni presentazione dei risultati del più grande progettista mondiale di chip ha un impatto rilevante sugli indici della Borsa americana. Il motivo è da ascrivere all'importanza che ha l'azienda sul fronte dell'intelligenza artificiale.
Nvidia progetta semiconduttori acquistati dalle grandi aziende tecnologiche impegnate nel settore della nuova tecnologia. Quindi, un aumento dei ricavi che soddisfa il mercato significa che la spesa per l'AI (Artificial Intelligence) delle Big Tech è sostenuta, così come il grado di fiducia che gli investimenti potranno migliorare le performance aziendali.
Stavolta, un rapporto sugli utili migliore del previsto potrebbe liberare circa 7.000 miliardi di dollari di liquidità a Wall Street. A dirlo sono gli strategist di BBVA. "Il posizionamento istituzionale nel settore tecnologico statunitense è poco impegnativo, con gli hedge fund e i fondi comuni di investimento ancora sostanzialmente sottopesati", ha detto Michalis Onisiforou, esperto della banca spagnola.
"Anche l'esposizione dei consulenti di trading di materie prime che seguono il trend al mercato azionario più ampio è neutrale, mentre i fondi di controllo della volatilità hanno molto spazio per aumentare il rischio. Questa configurazione favorisce una maggiore esposizione alle azioni".
In questo momento, l'indice
S&P 500 si trova in una situazione di incertezza. Dopo aver recuperato tutte le perdite di quest'anno grazie alla tregua commerciale, ha risentito nuovamente delle tensioni che il presidente degli Stati Uniti
Donald Trump ha alimentato minacciando l'Europa di dazi al 50%. Inoltre, il mercato è preoccupato per la questione del deficit negli Stati Uniti. Questo mese Moody's ha abbassato il rating sul debito Usa, mentre la Camera ha approvato il disegno di legge di Trump che prevede tra l'altro l'estensione dei tagli fiscali inseriti nel 2017 e in scadenza quest'anno.
E le azioni Nvidia?
Ovviamente gli investitori non sono solo interessati all'impatto della trimestrale di Nvidia sugli indici americani, ma anche a cosa potrebbe accadere alle azioni del gigante di Santa Clara. L'avvento della startup cinese DeepSeek nel mondo dell'intelligenza artificiale ha pesantemente colpito il titolo Nvidia, in quanto ha fatto presagire un calo degli investimenti AI da parte delle Big Tech. DeepSeek infatti ha rilasciato un modello low-cost, grazie all'utilizzo di molti meno processori della società americana.
Nelle ultime sette settimane,
le azioni Nvidia hanno recuperato oltre il 40% del loro valore, ma ancora sono di oltre 10 punti percentuali al di sotto del loro massimo storico conseguito a gennaio 2025. Inoltre, il titolo è scambiato a circa 28 volte gli utili previsti, ben al di sotto le 40 volte della media storica. Quindi, le azioni sono da comprare? Non proprio, secondo Onisiforou. Lo strategist ha avvertito che il titolo è vicino ai livelli di ipercomprato dal punto di vista tecnico e inoltre "il contesto generale è difficile" con la trimestrale in arrivo.