Il boom dell'intelligenza artificiale è ancora vivo: in questo contesto, gli analisti di Bank of America hanno individuato in
Nvidia la Big Tech che meglio di altre è posizionata per sfruttare il clamore intorno all'AI (Artificial Intelligence). In una nota di oggi, la banca americana ha comunicato il mantenimento del rating "buy" sul titolo del più grande progettista di chip al mondo, con un
obiettivo di prezzo di 180 dollari. Ciò implica una potenziale crescita delle quotazioni delle
azioni Nvidia di circa il 27% rispetto al prezzo dell'ultima chiusura a Wall Street di 141,92 dollari.
Alla fine dello scorso mese, Nvidia ha presentato l'ennesima trimestrale scintillante, convincendo gli investitori che la spesa per l'intelligenza artificiale delle megacap tecnologiche rimarrà elevata. Questo significa che i processori di fascia alta progettati da Nvidia continueranno a essere accompagnati da una domanda elevata, in grado di sostenere la crescita dei ricavi e degli utili dell'azienda.
Il gigante di Santa Clara ha superato brillantemente anche la minaccia della startup cinese
DeepSeek, che quest'anno ha presentato un modello di AI che utilizza una quantità minima di chip Nvidia, nonché il terremoto commerciale causato dalla guerra dei dazi innescata dal presidente Usa
Donald Trump.
Nvidia: la Cina resta un punto dolente?
Un tema critico per Nvidia e le sue azioni in Borsa rimane però la Cina. Gli Stati Uniti da un paio di anni attuano una stretta ferrea nei confronti della tecnologia cinese, impedendo alle aziende americane l'export dei chip più avanzati utilizzati per i modelli di intelligenza artificiale. Il direttore finanziario di Nvidia, Collette Kress, ha dichiarato che i ricavi dei data center in Cina sono diminuiti, mentre l'azienda ha segnalato una perdita di 2,5 miliardi di dollari nelle vendite del chip H20 venduto alla Cina nel primo trimestre.
Non solo. La società guidata da Jensen Huang ha avvertito che le restrizioni del Dipartimento del Commercio Usa ridurranno le vendite nell'attuale trimestre, il che significa previsioni finanziarie più deboli del previsto.
Gli analisti di BofA tuttavia non sembrano preoccupati, in quanto ritengono che per l'azienda la Cina è ora "completamente de-rischiata senza vendite a Pechino nelle attuali previsioni per i data center". Nvidia comunque sta preparando una variante proprio per le aziende cinesi del suo chip più potente Blackwell.
"Mentre potrebbero esserci notizie di prodotti successivi per il mercato cinese dell'AI con un potenziale totale di 50 miliardi di dollari, qualsiasi vendita da qui in avanti è incrementale", hanno aggiunto gli analisti dell'istituto finanziario a stelle e strisce.