Nel giorno in la BCE dovrebbe tagliare ancora una volta i tassi di interesse, i mercati azionari del Vecchio Continente hanno inaugurato la terza seduta della settimana all'insegna della cautela e senza particolare direzionalità.
Con il focus che rimane sempre rivolto ai colloqui sui dazi, il FTSE Mib si conferma oltre la soglia dei 40 mila punti. Sopra questi livelli sono possibili nuovi apprezzamenti verso i 40.250-40.300 punti e successivamente i 40.500-40.550 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero con la violazione dei minimi delle ultime settimane posti nei pressi dei 39 mila punti.
Tra i titoli da seguire nelle prossime ore a Piazza Affari troviamo Eni, con la controllata Plenitude che nelle scorse ha fatto un importante offerta per una nuova acquisizione. Andiamo a vedere di chi si tratta.
Eni: Pleniude presente offerta per Acea Energia
Dopo trattative che sono andati avanti per diversi mesi, nella serata di ieri Il cda di Eni Plenitude ha approvato l’offerta vincolante per l’acquisto del 100% del capitale di Acea Energia.
Con questa operazione la controllata del cane a sei zampe andrebbe ad assicurarsi quasi 1,4 milioni di clienti tra elettricità e gas, la maggior parte dei quali si trovano a Roma, una piazza commerciale particolarmente ambita anche per la percentuale di morosità tra le più basse presenti in Italia.
Nelle prossime ore Acea avvierà il relativo processo di valutazione, affinché i competenti organi possano assumere le determinazioni e decisioni del caso. Se l’operazione andasse in porto, due grandi player del settore elettrico focalizzati sul mercato retail potrebbero convergere in un’unica realtà.
Per quanto riguarda il prezzo dovrebbe essere vicino ai 550-600 milioni di euro e l'acquisizione consentirebbe a Plenitude di anticipare gli obiettivi di crescita presenti all'interno del Piano strategico al 2028.
L’operazione è coerente anche col piano industriale di Acea, che prevedeva già a inizio dello scorso anno un focus sulla crescita dei business infrastrutturali regolati. Ricordiamo che Acea ha chiuso il primo trimestre 2025 con un’Ebitda del periodo passato da 43,4 milioni a 50,5 milioni di euro, grazie ai maggiori margini di vendita dell’energia e all’incremento della customer base sul mercato libero.
Penitude nel corso del 2024 ha visto invece un Ebitda a un miliardo di euro, con un risultato operativo proforma rettificato di 604 milioni di euro e un utile netto, sempre rettificato, di 311 milioni di euro, in aumento rispettivamente del 17% e del 41% sul 2023.
Inoltre ha superato i 4 Gigawatt di capacità installata, con oltre 10 milioni di clienti nel settore retail, 8 dei quali in Italia, e più di 21mila punti di ricarica per veicoli elettrici.
Gli obiettivi al 2030 prevedono di raggiungere i 15 milioni di clienti, con una tappa intermedia a oltre 11 milioni nel 2028, che sarebbe superata con l’acquisizione di Acea Energia.
Azioni Eni: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sulle azioni Eni nel breve e medio periodo. È stata una giornata all'insegna della debolezza quella di ieri per il titolo Eni che, arrestando il rimbalzo delle ultime settimane, ha chiuso le contrattazioni in ribasso dello 0,93% in area 13,18 euro.
Dal punto di vista operativo fondamentale sarà la tenuta dei 13 euro, per proseguire il recupero verso i 13,368 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 19 maggio.
Nel caso in cui questi livelli dovessero essere messi alle spalle, il titolo si aprirebbe le porte per andare a testare i massimi degli ultimi due mesi in area 13,50 euro.
L'eventuale superamento di queste ultime aree andrebbe a rafforzare il quadro grafico, con prossimi target prima i 13,65 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e successivamente la soglia dei 14 euro.
Al contrario la perdita dei 12,75 euro, dove transita sia l'indicatore daily del Supertrend che la media mobile a 50 giorni, riattiverebbe la fase correttiva partita a metà del mese in corso e che potrebbe essere sfruttata per delle operazioni ribassiste di breve periodo.
In questo caso si avrebbe un primo obiettivo sui 12,50 euro e successivamente la soglia dei 12 euro. La perdita di tali supporti dovrebbe far proseguire le vendite in direzione degli 11,66 euro, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 14 aprile, e a seguire i minimi dello scorso mese di aprile in area 11 euro.
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