Il rally delle
azioni Nvidia è incontenibile e gli investitori sembrano non avere alcuna intenzione di scendere dal carro. Le preoccupazioni che quest'anno hanno creato alcuni sussulti nel mercato - derivanti dall'avvento di
DeepSeek e dai dazi statunitensi - sono state ampiamente superate.
Le Big Tech americane continuano a investire miliardi di dollari per i loro data center e questo significa una domanda per i chip Nvidia in costante crescita. In questo modo è allontanata definitivamente la paura che i modelli AI (Artificial Intelligence) low-cost di DeepSeek possano dissuadere le grandi aziende americane dall'effettuare importanti spese per la nuova tecnologia.
La guerra tariffaria tra gli Usa e il resto del pianeta si è attenuata grazie a diversi accordi commerciali e le esternazioni roboanti del presidente degli Stati Uniti Donald Trump non fanno più lo stesso effetto di qualche tempo fa. Quanto è bastato per far tornare il sereno a Wall Street e convincere gli investitori che è meglio aggrapparsi al treno dei rialzi.
In aggiunta a tutto questo, negli ultimi giorni è arrivato un ulteriore grande catalizzatore per Nvidia, ovvero l'autorizzazione da parte di Washington a esportare il suo potente chip H20 in Cina. "L'inversione di politica da parte dell'amministrazione Trump potrebbe aiutare Nvidia a recuperare una grossa fetta dei 15 miliardi di dollari di entrate dai data center nell'anno fiscale 2026 che erano state messe a rischio dalle restrizioni all'esportazione di chip negli Stati Uniti", ha affermato l'analista di Bloomberg Intelligence Kunjan Sobhani.
Azioni Nvidia: cosa fare ora?
La maggior parte degli analisti a Wall Street rimane rialzista sulle azioni Nvidia grazie soprattutto ai segnali positivi sulla domanda di intelligenza artificiale. Dei 79 analisti monitorati da Bloomberg che coprono il titolo, ben 69 hanno una raccomandazione "buy", 9 hanno rating "neutral" e solo uno consiglia di vendere.
Le prossime settimane potrebbero essere decisive, in quanto con la stagione delle trimestrali in corso, scenderanno in campo le Big Tech che riferiranno circa i programmi di spesa sull'intelligenza artificiale. Il 23 luglio pubblicherà i risultati Alphabet; il 30 sarà il turno di Microsoft e Meta Platforms mentre Amazon rilascerà i conti il 31 luglio. I quattro colossi tecnologici costituiscono oltre il 40% delle entrate di Nvidia, il cui rapporto trimestrale è previsto per la fine di agosto.
Rhys Williams, Chief strategist di Wayve Capital Management, non vede alcun motivo per prendere profitti su Nvidia, in quanto tutti i segnali indicano una continuazione della spesa per l'intelligenza artificiale. "Nvidia ha avuto un bel breakout e avrà bisogno di un buon trimestre e di aumentare le sue stime, ma ci aspettiamo che questo accada", ha detto Williams. "Probabilmente avremo un altro anno o due di forte crescita dei data center".
Attenzione a questo segnale
C'è però qualche segnale che consiglia cautela, almeno in ottica di breve periodo. Il titolo ha corso tanto e Nvidia è diventata la società più capitalizzata del mondo, ottenendo la palma di prima società nella storia ad avere raggiunto e superato un valore di mercato di 4.000 miliardi di dollari. Tutto ciò, però, ha portato l'indice di forza relativa a 14 giorni delle azioni a superare quota 80, il livello più alto da giugno 2024.
Quando è avvenuto allora, nelle sei settimane successive le azioni sono scivolate di oltre 20 punti percentuali. Normalmente, se l'indicatore del momentum supera i 70 punti, significa che il titolo è ipercomprato, ossia che l'acquisto ha raggiunto livelli estremi. "Si tratta sicuramente di un eccesso e, sebbene ciò non significhi che un'inversione di tendenza sia imminente, è qualcosa di cui essere consapevoli", ha affermato Jonathan Krinsky, capo tecnico di mercato di BTIG.
C'è poi anche una questione di valutazioni. Nvidia scambia a 34 volte gli utili previsti nei prossimi 12 mesi, ben oltre le 22 volte dell'indice S&P 500. Tuttavia, occorre dire che il multiplo è sotto la sua media di 40 degli ultimi 5 anni. Oltre all'aumento delle valutazioni, James Abate, Amministratore delegato e responsabile delle strategie fondamentali di Horizon Investments, si è detto preoccupato del fatto che gli investitori stiano "sottovalutando la ciclicità futura del business dell'intelligenza artificiale". Per questo, lo strategist ha deciso di vendere alcune azioni Nvidia.