Le azioni NVIDIA ieri sono crollate del 9,5%, cancellando quasi 280 miliardi di dollari di capitalizzazione e trascinando con sé i titoli dei chip a Wall Street. Il VanEck Semiconductor ETF, che tiene traccia dei titoli dei semiconduttori, è sceso del 7,5% mettendo a segno la performance peggiore dal marzo del 2020.
Le Borse ieri hanno perso terreno dopo che l'indice ISM manifatturiero ha riportato dati di agosto inferiori alle aspettative, sollevando timori sullo stato di salute dell'economia statunitense.
I titoli dei chip sono saliti nell'ultimo anno grazie all'ottimismo sul fatto che il boom dell'intelligenza artificiale richiederà alle aziende di acquistare più semiconduttori per tenere il passo con i crescenti requisiti di calcolo per le applicazioni AI.
A pesare su NVIDIA, inoltre, è stato il fatto che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha inviato alla società un mandato di comparizione per approfondire la sua indagine sulle pratiche Antitrust della società. L'autorità Antitrust aveva già consegnato dei questionari e ora ha inviato richieste legalmente vincolanti, secondo quanto riferito da Bloomberg, aggiungendo che anche altre aziende hanno ricevuto mandati di comparizione.
Nonostante il crollo, il titolo è ancora in crescita del 118% da inizio anno. Gli ultimi nervosismi sull'intelligenza artificiale arrivano dopo che la società la scorsa settimana ha fornito un outlook trimestrale che non è riuscito a soddisfare le alte aspettative del mercato. Vediamo ora il quadro grafico e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni NVIDIA: analisi tecnica e strategie operative
Con il crollo registrato ieri il prezzo delle azioni NVIDIA hanno violato il supporto a 118 dollari, tornando in area 108 dollari per azione. Il quadro tecnico di breve periodo torna impostato al ribasso, favorendo l’eventuale implementazione di strategie di matrice "short".
Per quanto riguarda la stagionalità, analizzata con la piattaforma Forecaster, gli archi temporali selezionati mostrano una fase negativa che potrebbe estendersi fino a fine settembre, seguita da una fase rialzista che potrebbe continuare fino alla fine della seconda decade di novembre.
Nel caso di un proseguimento del ribasso, segnali di forza in area 90 dollari potrebbero essere sfruttati per strategie "long". In tal caso il primo obiettivo potrebbe essere posto a 118 dollari, mentre i successivi dapprima in area 132 e dopo sui massimi segnati a giugno in area 140 dollari.
Il quadro tecnico delle azioni NVIDIA muterebbe a favore dei venditori nel medio termine con la rottura del supporto a 90 dollari, mossa che potrebbe trasportare i corsi alla successiva area di concentrazione di domanda a 76-75 dollari per azione.
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