Netflix ha assunto un ruolo guida nel mercato dei video in streaming, ma alcune persone potrebbero chiedersi: le azioni sono da acquistare in questo momento? La società è stata una delle vincitrici nei primi mesi della pandemia di Covid-19, poiché le persone bloccate a casa si sono riversate sui servizi streaming per passare il tempo, eppure nell'ultimo periodo il titolo è in affanno a Wall Street. Vediamo perchè.
Netflix: calano gli abbonati con ritorno alla normalità
Netflix ha aggiunto quasi 26 milioni di nuovi abbonati netti nella prima metà del 2020, un aumento del 15%, quasi quanti ne aveva aggiunti in totale nei cinque trimestri precedenti. Ma la crescita è rallentata da quel momento. Nel primo trimestre 2021, la società ha aggiunto solo 4 milioni di nuovi abbonati netti, ben al di sotto dei 6 milioni previsti.
La società prevede di aggiungere solo 1 milione di nuovi abbonamenti netti nel secondo trimestre 2021, che sarebbe il più piccolo incremento trimestrale nella storia di Netflix. A Wall Street il titolo è sceso di circa il 18% dai recenti massimi, riflettendo le persistenti preoccupazioni che i risultati a breve termine dell'azienda potrebbero essere danneggiati sia dall'intensificarsi della concorrenza che dal rinnovato interesse per le attività fuori casa, dal momento che le restrizioni cominciano a venire meno.
Azioni Netflix: sono da comprare?
L'analista di Jefferies, Andrew Uerkwitz, pensa che i tempi siano maturi per acquistare le azioni. L’esperto stima che Netflix nei prossimi 5 anni spenderà più di 100 miliardi di dollari per la creazione di nuovi contenuti, generando al contempo 17,5 miliardi di dollari di flusso di cassa, che secondo lui utilizzerà per riacquistare 12 miliardi di dollari di azioni e ripagare il debito di 2,5 miliardi di dollari.
L'opinione di Uerkwitz è che la società sia ora in grado di autofinanziare una macchina di contenuti originale che rivaleggia con il resto dell'industria televisiva e cinematografica. Nella sua nota di ricerca, Uerkwitz espone tre fattori che guidano la sua posizione rialzista sul titolo tech.
Anzitutto, l'espansione della concorrenza costringerà i consumatori a scegliere quali servizi utilizzare in base al valore e pensa che Netflix sarà un vincitore su questo fronte, dato il profondo impegno della società nella produzione di nuovi contenuti.
Secondo: l’analista ritiene che le dimensioni dell'azienda, più di 200 milioni di abbonati, aumentino la probabilità che i contenuti diventino virali. Terzo, Uerkwitz vede il potenziale di entrate accessorie, inclusa l'uscita di alcuni film nelle sale e la concessione in licenza di alcuni contenuti ad altri servizi di streaming.
La sua opinione è che il rilascio di alcuni film prima nelle sale offra "ottime PR senza mettere a repentaglio la sua base di abbonati". L'analista ammette che il titolo potrebbe continuare a scambiare lateralmente ancora per qualche tempo, visto il contesto di ritorno alla normalità.
Grazie ai risultati delle campagne vaccinali e il progressivo allentamento delle restrizioni, le persone sono meno incentivate a rimanere a casa a guardare film o serie TV e stanno privilegiando il contatto sociale, seppur ancora limitato.
Ma questo rischio a breve termine non è di certo una sorpresa per la società: la pandemia "ha consolidato Netflix come il principale servizio di streaming video standard che tutti avranno sempre", spiega l’analista di Jefferies. Uerkwitz si aspetta un aumento dei profitti, proiettando nel 2025 guadagni di 26,65 dollari per azione, quattro volte tanto rispetto a quelli registrati nel 2020.
Azioni Netflix: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di Netflix è evidente: i corsi rimangono all’interno di un trading range di lungo periodo che conta come parte supportiva l’area di concentrazione di domanda posta tra i 478 e i 467 dollari per azione, mentre la parte superiore è delimitata dalla resistenza orizzontale che collega i massimi segnati a luglio e ottobre 2020 a 575 dollari.
Nelle ultime ottave i corsi hanno formato un pattern di inversione (doppio minimo) che le quotazioni hanno validato nella seduta di contrattazioni di ieri. Viste le implicazioni del modello candlestick e il suo posizionamento su di un’area di interesse per i compratori, si potrebbero – in ottica di trading – implementare strategie di matrice rialzista con target identificabile presso la parte superiore del trading range a 575 dollari. In ottica di lungo periodo, si potrebbe invece attendere il breakout dell’ampia figura laterale prima di inserire il titolo in portafoglio.