Il rally delle
azioni Netflix a Wall Street è stato entusiasmante. Il gigante dello streaming quest'anno ha guadagnato in Borsa il 33,68%, sovraperformando nettamente l'indice
S&P 500, positivo solo dell'1,30%. Se si prende il periodo che va da ottobre 2022 ad oggi,
la capitalizzazione dell'azienda di Los Gatos è quasi quintuplicata, stracciando qualsiasi confronto con il resto del mercato.
Il titolo Netflix ha dato prova di una straordinaria resilienza anche nei momenti più critici della Borsa americana. Gli investitori hanno apprezzato molto alcune mosse della società, come quella di impedire la condivisione della password e di puntare su un programma di abbonamenti e pubblicità. Alla fine, il numero di abbonati è cresciuto in maniera rilevante e ciò acquisisce maggior valore alla luce di una concorrenza che si è fatta più aggressiva nel mondo dello streaming.
L'ultima trimestrale di Netflix è stata particolarmente brillante e, in ottica futura, gli investitori si chiedono se l'azienda riuscirà a mantenere certe performance in un settore più affollato. Tuttavia, c'è da considerare che il passaggio dalla visione tradizionale dei contenuti tramite TV a quella attraverso lo streaming è destinata ad aumentare nei prossimi anni con il ricambio generazionale, il che implica un potenziale spazio di crescita per le aziende del settore.
Azioni Netflix: downgrade di JP Morgan
Nonostante il periodo particolarmente brillante, le azioni Netflix sono state declassate da JP Morgan Chase, che ha abbassato il rating da "overweight" a "neutral". La banca ha affermato che il forte rally del titolo ha ridotto l'attrattività del rapporto rischio-rendimento. Quindi, pur mantenendo una visione positiva circa la leadership dell'azienda nel settore dello streaming nel lungo termine, ci potrebbe essere qualche problema nel breve.
JP Morgan sottolinea come le azioni Netflix attualmente scambino a circa 39 volte gli utili previsti per il 2026 e a 44 volte il free cash flow stimato nello stesso anno. L'istituto finanziario aveva alzato il target sul prezzo delle azioni da 1.150 a 1.220 dollari per quest'anno, ma ora "la valutazione riflette gran parte del rialzo previsto". Netflix ha chiuso l'ultima seduta a Wall Street a 1.191 dollari.
Doug Anmuth, analista di JPM, mette in evidenza il fatto che durante la recente incertezza macroeconomica e sui dazi, Netflix sia stato un investimento difensivo. Tuttavia, con un contesto generale in miglioramento, le cose potrebbero cambiare. "Se le preoccupazioni sui dazi e sul quadro macroeconomico continuassero ad attenuarsi, ci aspetteremmo una rotazione verso altri titoli Internet e parti del mercato che sono state più vulnerabili e sotto pressione".
Ad ogni modo, l'esperto non ha potuto fare a meno di sottolineare come i fondamentali del gigante californiano rimangano solidi. Per questo prevede una crescita dei ricavi a doppia cifra fino al 2026, un'espansione dei margini, un aumento del flusso di cassa e ulteriori piani di buyback.