I buoni dati trimestrali presentati delle banche statunitensi non hanno sostenuto i mercati azionari europei, che hanno chiuso le contrattazioni in ordine sparso. Sul sentiment odierno hanno pesato negli ultimi minuti le indiscrezioni che parlano di un licenziamento di Jerome Powell da parte di Donald Trump.
In questo clima il FTSE Mib ha terminato la terza seduta dell'ottava in ribasso dello 0,29% in area 39.804,72 punti. Rispetto agli ultimi aggiornamenti non cambia la view sull'indice italiano che, con il mancato recupero dei 40 mila punti, dovrebbe proseguire la fase correttiva prima in direzione dei 39.750-39.700 punti e a seguire i 39.550-39.500 punti.
Tra i titoli da monitorare nella seduta odierna troviamo Morgan Stanley, con la banca che nelle scorse ore ha comunicato i dati del 2° trimestre. Andiamo a scoprirli.
Morgan Stanley: ricavi in crescita del 12%
Grazie all'ottima performance dei settori dell'Asset Management e del Private Banking, è stato il sesto trimestre consecutivo all'insegna della crescita per Morgan Stanley. Nello specifico l'istituto bancario ha chiuso il periodo aprile-giugno con ricavi netti a 16,8 miliardi di dollari, in aumento del 12% rispetto allo stesso periodo del 2024.
In questo contesto da segnalare il segmento Wealth Management che ha registrato un aumento di 59 miliardi di dollari di nuovi asset netti e 43 miliardi di dollari di flussi basati su commissioni. Il totale degli asset dei clienti nei settori Wealth e Investment Management ha raggiunto gli 8,2 trilioni di dollari.
Per quanto riguarda il comparto Investment Management, che include l’asset management istituzionale, ha visto i ricavi attestarsi a 1,55 miliardi di dollari, con un incremento del 12% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. In questo contesto i flussi netti a lungo termine sono stati positivi per 10,8 miliardi di dollari, in netto contrasto con i deflussi dell’anno precedente.
Per quanto riguarda l'utile netto è stato di 3,5 miliardi di dollari, in crescita del 13% rispetto ai 3,1 miliardi dello stesso periodo del 2024. L’utile per azione si è attestato a 2,13 dollari, ben oltre le attese degli analisti che erano poste a 1,96 dollari. La resilienza e la solidità della banca è confermato da un Rote che si è attestato al 18,2%.
Nel corso della presentazione dei dati il management ha anche annunciato l’aumento del dividendo trimestrale a 1 dollaro per azione e l’avvio di un nuovo piano di riacquisto di azioni proprie per un ammontare massimo di 20 miliardi di dollari.
Infine il Ceo della banca, Ted Pick, ha detto che la banca starebbe valutando delle acquisizioni. Queste dovrebbero nel caso concentrarsi su aziende piccole, che possono andare a integrarsi nelle attività già presenti all'interno dell'istituto.
Azioni Morgan Stanley: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come stanno reagendo le azioni Morgan Stanley sulla borsa americana. È una prima parte di giornata all'insegna delle prese di beneficio per il titolo Morgan Stanley che, con una discesa superiore al 3,5%, vede i prezzi scendere nei pressi dei 136 dollari.
Con un'impostazione di fondo che rimane confermata al rialzo, la tenuta di questi livelli dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, potrebbe rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
Dal punto di vista operativo la conferma sopra tali supporti dovrebbe riportare gli acquisti con primi obiettivi i 141 dollari e successivamente i top di sempre in area 145 dollari.
Nel caso in cui queste aree dovessero essere messe alle spalle, si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico, con possibili ulteriori apprezzamenti prima in direzione dei 150 dollari e a seguire i 155 dollari.
Al contrario la violazione dei 135 dollari, dovrebbe far proseguire la fase correttiva in direzione dei 132-130 dollari e in seguito i minimi degli ultimi due mesi in area 125-124 dollari, dove troviamo la media mobile di lungo periodo.
La perdita di tali sostegni potrebbe essere sfruttata per aprire posizioni ribassiste, con prossimi target i 117 dollari e successivamente i 110,7 dollari, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 23 aprile.
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