Anche se distanti dai massimi intraday, è stata una giornata in leggero territorio positivo per i principali mercati azionari europei, che hanno beneficiato del possibile accordo in tema di dazi tra Europa e Usa. In rialzo anche S&P 500 e Nasdaq 100, in ribasso invece il Dow Jones.
In questo contesto ha fatto peggio il FTSE Mib che, pagando le vendite presenti sia sul settore bancario che su Moncler e STM, ha chiuso la quarta seduta della settimana in calo dello 0,23%, in area 40.603 punti. Il movimento odierno non indebolisce il trend primario che rimane confermato al rialzo.
Dal punto di vista operativo la tenuta dei 40.500 punti, dovrebbe favorire il ritorno degli acquisti in direzione delle forti resistenze situate sulla soglia dei 41 mila punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con la violazione dei primi sostegni situati sui 39 mila punti.
Tra i titoli che a Piazza Affari hanno registrato una performance decisamente negativa troviamo appunto Moncler, che ha pagato i dati riguardanti il primo semestre del 2025. Andiamo a scoprirli.
Moncler: utile netto in calo nel primo semestre
La forza della moneta unica europea ha impattato sui conti del primo semestre di Moncler, il cui utile è passato dai 180,7 milioni dello stesso periodo del 2024 agli attuali 153,5 milioni di euro. Sugli stessi livelli del 2024 è risultato il fatturato che si è attestato a 1,23 miliardi di euro. A tassi di cambio costanti si sarebbe avuto un aumento dell'1%.
In diminuzione è stato il risultato operativo, che è sceso da 258,66 milioni a 224,75 milioni di euro, in seguito all’aumento dei costi operativi, dovuti a una diversa ripartizione delle attività di marketing tra primo e secondo semestre. In questo contesto la marginalità passa dal 21% al 18,3%.
I ricavi di Moncler sono risultati in leggero ribasso rispetto allo stesso periodo del 2024 a 1,039 miliardi di euro, in scia a un rallentamento del canale DTC. In calo dell'1% anche i ricavi di Stone Island che si sono attestati a 186,7 milioni di euro. Nel secondo trimestre i ricavi di quest'ultimo sono saliti del 6%, grazie alla crescita sia del canale DTC che di quello wholesale.
Alla fine del semestre in diminuzione è la PFN, passata da 1,31 miliardi di euro a 980,8 milioni di euro. Nell’intero semestre le attività operative di Moncler hanno generato cassa per 67,82 milioni di euro, mentre gli investimenti effettuati sono stati pari a 81,99 milioni.
Azioni Moncler: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono comportate le azioni Moncler sulla Borsa italiana. Con volumi doppi rispetto alla media giornaliera mensile, è stata una seduta in deciso ribasso per il titolo Moncler che, con un calo del 5,84%, ha chiuso le contrattazioni in area 47,71 euro.
Dal punto di vista operativo il movimento odierno avvicina i prezzi ai minimi del 2025 situati nei pressi dei 47 euro. La violazione di tali sostegni porterebbe a un pericoloso indebolimento del quadro grafico, con obiettivi i 46 euro e successivamente i 45,5 euro, bottom degli ultimi 32 mesi.
L'eventuale perdita di questi sostegni dovrebbe far proseguire le vendite prima in direzione dei 43-42,5 euro e in seguito la soglia dei 40 euro, minimi degli ultimi 3 anni.
Al contrario la tenuta dei 47 euro, ma sopratutto il ritorno dei corsi oltre la soglia dei 50 euro, dove transita la trendline ascendente che parte dai massimi registrati nello scorso mese di maggio, dovrebbe aprire la strada a un recupero delle azioni.
In questo caso dovremmo avere un primo target sui 51 euro e successivamente i 52-52,5 euro, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che l'indicatore del Supertrend.
Nel caso in cui il titolo trovasse la forza di lasciarsi alle spalle queste aree resistenziali, proseguirebbe il suo recupero verso i 53,3 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 12 giugno, e a seguire i 54,6 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo.
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